Cinema, la stretta del ministro Giuli: basta fondi ai "film fantasma"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Cinema, la stretta del ministro Giuli: basta fondi ai “film fantasma”, ecco come

Alessandro Giuli

Alessandro Giuli lancia la stretta contro i cosiddetti “film fantasma”: ecco cosa ha dichiarato durante il Question Time al Senato.

Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli ha annunciato un deciso giro di vite sulla gestione delle risorse pubbliche destinate al settore cinematografico. Durante il Question Time al Senato, ha risposto alla chiamata di Vittorio Feltri (e non solo), dichiarando l’intenzione di mettere fine agli sprechi e alle frodi legate ai cosiddetti “film fantasma“.

Alessandro Giuli

Giuli contro i cosiddetti “film fantasma” al Questione Time

Nessun film fantasma potrà più approfittare delle risorse pubbliche“, ha affermato il ministro Alessandro Giuli, ribadendo la volontà di premiare esclusivamente chi opera realmente nel settore cinematografico. Il ministro ha sottolineato la necessità che le risorse siano erogate “in modo trasparente, con verifiche sempre più efficienti e capaci“.

Le agevolazioni previste dalla legge 220/2016, come riportato da L’Ansa, hanno contribuito significativamente alla crescita del mercato cinematografico italiano. Tuttavia, le ultime vicende hanno evidenziato la necessità di una razionalizzazione dei criteri di attribuzione.

Tra le novità dei decreti abbiamo il divieto di subappaltare servizi, l’obbligo di indicare il titolo dell’opera nei documenti di spesa. Inoltre, aumentano i controlli sulla congruità dei costi e esclusione dai benefici per cinque anni in caso di false dichiarazioni o mancato reinvestimento.

I controlli e la collaborazione con la Guardia di Finanza

Oltre alle misure normative, il ministro Alessandro Giuli ha illustrato il rafforzamento dell’attività di controllo da parte della Direzione generale competente, che ora valuta ogni singola pratica. In presenza di elementi sospetti, anche quando le domande appaiono formalmente regolari, vengono svolti ulteriori approfondimenti. “Si stringono i bulloni“, ha commentato il ministro.

Ad oggi, sono già stati avviati controlli su circa 200 opere, per le quali sono stati richiesti tutti i documenti contabili e fiscali. Circa la metà di questi fascicoli è stata trasmessa alla Guardia di Finanza, grazie a una Convenzione stipulata con il Ministero.

A sostegno di queste attività, ha infine annunciato di aver destinato, tramite proprio decreto, “ingenti risorse per il rafforzamento delle attività di controllo“. Anche se non ha menzionato direttamente il caso legato al presunto killer di Villa Pamphili, Francis Kaufmann, il riferimento è apparso evidente.

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ultimo aggiornamento: 26 Giugno 2025 16:58

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