I cinesi dello Spallanzani non avrebbero trovato tassisti e albergatori
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Roma, ‘tassisti e albergatori hanno rifiutato i cinesi dimessi dallo Spallanzani’

Ospedale Spallanzani Roma

I venti cinesi dimessi dallo Spallanzani, stando a quanto riferito da un’infermiera, avrebbero potuto lasciare la struttura già il 12 febbraio ma non hanno trovato tassisti e albergatori disponibili.

Tassisti e albergatori di Roma avrebbero rifiutato di accogliere i venti cinesi dimessi dall’Istituto Spallanzani. La denuncia arriva direttamente da un’infermiera dell’ospedale della Capitale, che ai microfoni della stampa ha rivelato che la comitiva di turisti cinesi avrebbe potuto lasciare la struttura ospedaliera già la sera del 12 febbraio. Le dimissioni sarebbero avvenute solo la mattina seguente in quanto non si sarebbero trovati tassisti e albergatori disponibili.

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Ospedale Spallanzani Roma
Fonte foto: https://www.facebook.com/profile.php?id=100017696343343

‘Tassisti e albergatori hanno rifiutato i cinesi dimessi dallo Spallanzani’: il racconto di un’infermiera

Già da ieri sera sarebbero potuti uscire. Alcuni di loro volevano fare un giro a Roma, ma i taxi quando capivano che si trattava di loro rifiutavano la chiamata. Anche gli hotel stranamente erano tutti pieni. Sono stati costretti a rimanere qui“, ha dichiarato l’infermiera ai microfoni de il Corriere della Sera.

Non si tratta di un’accusa diretta ma di una anomalia che sicuramente lascia riflettere. Nonostante la costante presenza di turisti nella Capitale, sembra difficile che i cinesi dello Spallanzani non siano riusciti a trovare neanche poche camere disponibili.

Il sospetto è che alle spalle della vicenda ci sia una paura ingiustificata di rimanere contagiati sembra purtroppo trovare conferme nei diversi episodi di cronaca registrati negli ultimi giorni, durante i quali si sono verificate diverse aggressioni verbali e/o fisiche nei confronti di cittadini cinesi.

L’ambasciata cinese: “Basta aggressioni”

Sul clima di tensione o comunque di diffidenza che si respira in Italia nei confronti dei cinesi è intervenuta indirettamente anche l’ambasciata cinese, che con il dottor Zhang ha voluto sottolineare i diversi episodi di violenza e il clima ostile che si respira nelle principali città italiane.

Nella comunità cinese si sta diffondendo il panico. Non per l’epidemia di coronavirus, ma per la sicurezza. Ci sono state aggressioni verso cinesi in Italia, non turisti, ma comunità cinese. Vorrei invitare gli amici italiani a fare attenzione alla sicurezza dei nostri connazionali che vivono e lavorano in Italia, di evitare pregiudizi, distinzioni, aggressioni. Insulti e minacce non sono tollerabili. E’ l’appello che voglio lanciare“, ha dichiarato il dottor Zhang dell’ambasciata cinese.

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ultimo aggiornamento: 13 Febbraio 2020 10:12

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