Con la variante Delta aumenta il rischio di ricoveri: la circolare del Ministero della Salute

Con la variante Delta aumenta il rischio di ricoveri: la circolare del Ministero della Salute

La circolare del Ministero della Salute sulle varianti e la preoccupazione per la variante Delta: preoccupa un possibile colpo di coda del virus.

Il Ministero della Salute ha diramato una circolare nella quale analizza la minaccia legata alla diffusione della variante del Covid, una variante che, come riferito dal Professor Locatelli, preoccupa per la rapidità di diffusione, per la capacità di eludere la protezione in soggetti vaccinati con una dose e per il fatto che è associata ad un rischio più elevato di ricoveri in ospedale.

La variante Delta è più trasmissibile e può essere associata ad un rischio maggiore di ospedalizzazione

Nella circolare “Aggiornamento della classificazione delle nuove varianti SarS-CoV-2, loro diffusione in Italia e rafforzamento del tracciamento, con particolare riferimento alla variante Delta”, il Ministero della Salute conferma che la variante Delta del Covid è del 40/60% più trasmissibile rispetto alla variante Alpha e che può essere associata ad un rischio maggiore di ospedalizzazione.

Ma non solo. Dall’analisi emerge anche un altro fattore di preoccupazione. I soggetti vaccinati con una sola dose e che quindi non hanno completato il ciclo di vaccinazione, eccezion fatta per il vaccino monodose Johnson&Johnson, sono meno protetti contro la variante Delta rispetto all’infezione da altre varianti. E secondo il Ministero, come riferito dall’Adnkronos, questo fattore non sarebbe legato al vaccino ricevuto. Sostanzialmente la variante può bucare la protezione nei soggetti che non hanno completato il ciclo a prescindere dal vaccino ricevuto. In poche parole, nelle persone non vaccinate e in quelle vaccinate con una sola dose la probabilità di infezione è molto alta e l’impatto è alto.

Coronavirus

Preoccupa il possibile colpo di coda del virus

La variante Delta preoccupa le autorità sanitarie, che temono un colpo di coda del virus, atteso per il prossimo autunno o comunque alla fine dell’estate. Un colpo di coda che potrebbe essere caratterizzato da un nuovo aumento di contagi. La speranza è che, grazie alla campagna di vaccinazione, all’aumento dei casi non segua un aumento allarmante di decessi e ricoveri in ospedale.

Le armi per contrastare la diffusione della variante Delta sono due: la campagna di vaccinazione e una meticolosa attività di monitoraggio dei casi, che deve essere effettuata in questo momento, caratterizzato da pochi contagi. Proprio in questo momento è necessario andare a rintracciare i casi legati alla variante Delta per isolarli ed evitare la diffusione a macchia d’olio.