Coronavirus, spaventa la variante Delta. Le indicazioni del Ministero

Coronavirus, spaventa la variante Delta. Le indicazioni del Ministero

Nuova circolare del ministero della Salute alle Regioni per contenere la variante Delta. Si chiedono più controlli e tracciamento.

ROMA – Nessuna ordinanza ma una nuova circolare da parte del ministero della Salute alle regioni per cercare di contenere la variante Delta. In attesa di capire se inserire la quarantena obbligatoria per chi viene da Spagna e Portogallo, il direttore Rezza ha chiesto agli assessori di rafforzare i controlli e il tracciamento.

Casi in aumento in tutta Europa, ecco i motivi

Numeri in aumento in tutta Europa e da qui la circolare del ministero della Salute riportata dal Corriere della Sera. In particolare, preoccupano i focolai registrati tra i giovani in Spagna e Portogallo e i possibili cluster che potrebbero formarsi nei prossimi giorni per i diversi assembramenti registrati con le partite del campionato europeo.

Proprio la variante Delta ha portato molti sindaci in Italia, seguendo anche le indicazioni arrivate da Roma, a non dare l’autorizzazione ai maxischermi in piazza per la finale tra Italia e Inghilterra. Le raccomandazioni arrivate dagli esperti sono sempre le solite: festeggiare nel rispetto delle regole e di indossare la mascherina quando la distanza non può essere rispettata.

Coronavirus

La variante Delta ‘cresce’ in Italia

La situazione in Italia del coronavirus continua ad essere sotto controllo. Nell’ultimo report l’Iss ha confermato una crescita della variante Delta (arrivata al 27,7%) nel mese di giugno, ma questo dato potrebbe essere già superato. La mutazione, secondo le previsioni, dovrebbe essere prevalente al 70% ad inizio agosto e al 90% poco prima della ripartenza della scuola e delle attività lavorative.

Dati che fanno immaginare un aumento dei contagi in Italia anche se la pressione sui servizi sanitari non dovrebbe avere una impennata. Per questo motivo non si esclude già nei prossimi giorni una revisioni degli indici delle zone come richiesto anche dai singoli governatori per evitare un passaggio in una fascia a più rischio con gli ospedali vuoti.