Coronavirus, Cirio: "Temo il Natale". Fontana, "Siamo al plateau"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Coronavirus, Cirio: “Non possiamo permetterci un Natale come l’estate”. Fontana: “Siamo al plateau”

Attilio Fontana

Emergenza coronavirus, Cirio: “La mia paura è quella del Natale”; Attilio Fontana sui dati della Lombardia: “Siamo arrivati al plateau”.

In questa fase dell’emergenza coronavirus in Italia Piemonte e Lombardia restano sotto la luce dei riflettori, con Cirio e Fontana che tornano a parlare dell’emergenza con toni e intenti diversi.

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Attilio Fontana
Attilio Fontana

Emergenza Coronavirus, Cirio guarda al Natale: “Se immaginiamo di viverlo come qualcuno ha vissuto le settimane dell’estate ritorneremo in questa situazione”

È un messaggio decisamente prudente quello di Alberto Cirio ai microfoni di Sky TG 24. Il Presidente della Regione Piemonte guarda con una certa preoccupazione al Natale e avvisa che, nonostante la voglia di normalità, non si potrà vivere con quel senso di libertà che ha caratterizzato i mesi estivi.

“La mia paura è quella del Natale. Noi vogliamo vivere un Natale normale, ma, se immaginiamo di farlo come qualcuno ha vissuto le settimane dell’estate, a gennaio o febbraio ritorneremo in questa situazione e non possiamo permettercelo”.

L’idea di tenere alta la guardia in occasione delle festività natalizie è condivisa anche all’interno del governo che dovrebbe allentare le misure restrittive. Masenza arrivare ad un pericoloso liberi tutti.

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Fontana, “Siamo arrivati al plateau”

In Lombardia il Presidente della Regione Attilio Fontana si concentra sui numeri – in miglioramento – e spera in un trasferimento in Zona Arancione. Trasferimento che porterebbe ad un allentamento delle misure restrittive.

Il nostro Rt è sceso in maniera sostanziale, tanto che in base ai numeri noi rientreremmo oggi in una zona arancione“, ha dichiarato Fontana ai microfoni di Mattino 5. “E’ ovvio che, in base al Dpcm, una questione di cautela impone che quando si entra in una certa zona si debbano confermare i dati per due settimane, quindi noi fino al 27 novembre resteremo in zona rossa“, ha aggiunto il Presidente della Regione Lombardia, che quindi allontana l’idea di fughe in avanti.

“L’evoluzione dell’epidemia parte dal fatto che non è che improvvisamente si annulli tutto. Noi abbiamo avuto una salita costante e anche molto violenta dei ricoveri in ospedale e nelle terapie intensive. Adesso siamo in una fase in cui c’è un aumento, ma molto più ridotto […]. Diciamo che siamo arrivati in cima al plateau. Adesso siamo in una fase in cui camminiamo in pianura e presto inizierà la discesa”, ha aggiunto Fontana.

Attilio Fontana è poi tornato a parlare dei parametri suggeriti al governo per valutare l’istituzione delle zone di rischio. I Presidenti delle Regioni hanno chiesto di allontanarsi dai famosi 21 parametri del monitoraggio e di considerare 5 parametri.

«Noi sosteniamo che i 5 parametri che abbiamo indicato siano i più logici […] e non pongono dubbi interpretativi”.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 14:33

Le Regioni il pressing sul Governo: “Meno indicatori per calcolare le zone rosse”

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