In Senato Conte, Salvini e Renzi si sfidano a colpi di citazioni. Dal Vangelo di Matteo ad Habermas passando per Cicerone e Virgilio.
ROMA – In Senato i leader dei partiti si sfidano a colpi di citazioni. E’ stata una lunga seduta piena di discorsi e frasi famose. Da Matteo Salvini al premier Conte passando anche per l’ex segretario del Partito Democratico Matteo Renzi. Ma sui social è diventata subito Paola Taverna che durante il suo intervento ha citato la nonna.
In Senato si sfidano a colpi di citazioni
E’ stata una lunga sfida a colpi di citazioni in Senato. Ad aprire questa ‘battaglia’ è stato il premier Conte. Nel suo discorso il presidente del Consiglio dimissionario ha iniziato con Jurgen Habermas ma successivamente nell’intervento sono state anche pronunciate frasi di Martin Buber (“la politica è davvero quella nobile arte che ci consente di perseguire percorsi di razionalità nel riconoscimento delle diversità“). Il leader italiano ha citato anche Federico II di Svevia: “Quantunque la nostra maestà sia svincolata da ogni legge, non si lega tuttavia essa al di sopra della ragione, che è la madre del diritto“.
Da Renzi a Salvini passando per la nonna di Paola Taverna
Non si è fatta attendere la risposta di Salvini che nel suo discorso si serve di Manzoni (“uno il coraggio se non ce l’ha difficilmente se lo può dare“) ma anche di Cicerone (la libertà non consiste nell’avere un padrone giusto, ma nessun padrone) e di Virgilio (“Omnia vincit amor“).
Non manca la citazione religiosa. A farla è Matteo Renzi che nel suo discorso si riferisce al Vangelo secondo Matteo con la frase: “Avevo freddo e mi avete accolto, avevo fame e mi avete dato da mangiare“, un chiaro riferimento ai migranti. La serie di frasi ‘famose’ si chiudono con la nonna di Paola Taverna, citata dalla stessa esponente grillina: “Le diceva che quando un politico vuole fare la porcata, la fa a Ferragosto o quando gioca la Nazionale“.