Citroën Squalo: storia e scheda tecnica della celebre berlina francese

Citroën Squalo: storia e scheda tecnica della celebre berlina francese

Prodotta fra il 1955 ed il 1975, la Citroën Squalo è uno dei modelli più longevi e famosi firmati dalla casa del doppio chevron.

Citroën Squalo” è la denominazione con cui viene spesso indicato uno dei modelli più iconici prodotti dalla casa automobilistica francese, ovvero la DS (Désirée Spéciale). La berlina del doppio chevron – che deve il suo soprannome al design inconfondibile – debuttò ufficialmente il 6 ottobre del 1955 e rimase in  produzione per i successivi vent’anni attraversando una lunga fase di evoluzione fino al termine della produzione nel 1975.

Caratteristiche estetiche

Progettata da André Lefèbvre e Paul Magès assieme a Flaminio Bertoni, la Citroën DS ha nel design il suo tratto distintivo. Concepita in origine come una versione più aerodinamica della fortunata Traction Avant (modello anteguerra di grande successo), durante i primi anni Cinquanta viene completamente ridisegnata.

Il risultato finale fu di grande impatto rispetto a quelli che erano l’estetica e il gusto dell’epoca. La DS presentava un profilo fortemente innovativo, costruito attraverso linee ampie ed armoniche, con l’anteriore allungato e leggermente spiovente e il posteriore rastremato. La versione di lancio – presentata a Parigi nel 1955 – presenta gruppi ottici anteriori di forma rotonda e il ‘muso sporgente’ rispetto agli stessi, chiuso da un cofano allungato che si congiunge alla fascia paraurti cromata su cui è montata la targa. Il prospetto posteriore fastback si presenta simile con il cofano (su cui campeggia il logo Citroën) che segue la stessa linea del lunotto per chiudersi sulla cornice cromata in cui è alloggiata la targa posteriore. I gruppi ottici sono molto più discreti di quelli anteriori: le due unità di luci che si trovano ai lati della targa si sviluppano in orizzontale mentre un’altra coppia di luci si trova in corrispondenza degli angoli alti del lunotto.

Il tetto presenta un profilo spiovente, teso all’indietro, per cui la parte anteriore risulta più alta di quella posteriore. Il prospetto laterale si caratterizza per le ampie linee affusolate che contribuiscono al design inconfondibile della Citroën DS Squalo. Gli aggiornamenti successivi non modificheranno più di tanto gli elementi estetici distintivi: nel 1968 compaiono nuovi gruppi ottici anteriori, disegnati da Bertoni, formati da due coppie di fari (quelli interni ruotano a seconda della sterzata): vengono montati di serie sulle versioni Pallas, Prestige e Cabriolet. All’inizio degli anni Settanta arrivano le versioni ‘Break‘ e cabriolet che costituiscono le maggiori novità nell’arco del ventennale ciclo di produzione della DS.

La Citroën DS 19 (1955 – 68)

Dopo il lancio ufficiale, la DS riscuote subito un grande successo. La prima versione viene offerta con quattro diversi colori di carrozzeria (verde mela, melanzana, crema e nero) con possibilità di abbinamenti bicromatici con il tetto: color crema sulle carrozzerie verde e melanzana e melanzana sulla carrozzeria crema.

Quella prodotta a partire dal 1955 e fino al 1968 viene identificata come Citroën DS 19 dal momento che veniva sospinta da un motore a quattro cilindri da 1.9 litri. Questa unità – non particolarmente potente – venne derivata direttamente da quella montata sulla Traction Avant (rimasta in produzione fino al 1957) dal momento che la casa francese non disponeva delle risorse necessarie a sviluppare a pieno una power unit più potente. Pur potenziato, così da poter erogare una potenza di 75 cavalli a 4500 giri al minuto, il motore era in grado di raggiungere una velocità massima di 140 km/h. La produzione decolla solo nel febbraio 1956, ma, a causa del costo elevato dell’auto (quasi un milione di franchi) l’anno seguente l’azienda francese lancia la Citroën ID, una versione più economica della DS, prodotta in oltre 800.000 esemplari fino al 1975. I costi vengono contenuti eliminando alcune componenti della meccanica caratteristiche della DS quali il servosterzo e l’impianto dei freni a favore di soluzioni più tradizionali.

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Fino al 1965, la DS monta il motore da 1.9 litri con una cilindrata da 1911 cc, con un rapporto alesaggio corsa pari a 78×100. La versione successiva (1965-68) conserva la denominazione DS19 ma presenta una cilindrata maggiore (1985 cc), un diverso rapporto alesaggio corsa (86×85.5) e una maggiore potenza: 90 CV a 5250 giri. La velocità massima dell’ultimo aggiornamento della DS19 è di 165 km/h, pur avendo una massa superiore rispetto alle varianti precedenti.

Nel 1961 viene lanciata la prima versione cabriolet della DS. Realizzata da Henri Chapron a partire dalla berlina, monta lo stesso motore da 1.9 litri ma a differenza del modello di derivazione, oltre a montare una capote in tela, la cabriolet è una due porte anziché quattro. La Citroën Squalo cabriolet venne prodotta fino al 1971 in altre due varianti: la DS 21 cabriolet (1965) e la DS 21 IE cabriolet del 1969 (la sigla IE indica l’iniezione elettrica). Nel 1966, infine, viene introdotto un nuovo motore a cinque supporti e la DS diventa DS 19A; il nuovo propulsore viene collegato ad un cambio a quattro marce sincronizzate che riduce gli strappi.

La Citroën DS 20 (1968 – 74)

La DS 20 rimpiazza la DS 19 da cui eredita il motore da 1985 cc. A differenza della variante che la precede, questo propulsore è in grado di sviluppare una potenza maggiore, compresa tra i 103 e i 108 cavalli (valore raggiunto con l’aggiornamento del 1972), che le permette di toccare una velocità massima di 170 km/h.

La Citroën DS 21 (1965 – 75)

Questa versione della DS debutta ufficialmente al Salone di Parigi nel 1965. Presenta un motore più potente della DS 19, grazie alla maggiore cilindrata (2175 centimetri cubici) che eroga 109 cavalli (poi diventati 115) ed è in grado di raggiungere una velocità massima pari a 175 km/h. Nel 1970 debutta la DS a iniezione elettronica (DS I.E.) che aumenta la potenza sviluppata dal motore a 139 CV ed è in grado di raggiungere i 188 km/h pur con una massa di 20 kg superiore alla DS 21 con il carburatore. L’anno successivo viene introdotto un nuovo cambio manuale a cinque marce, sia per la versione con carburatore che per quella con iniezione elettronica.

La Citroën DS 23 (1972 – 75)

Il motore da 2347 cc debutta nel 1972 e rimpiazza il 2.1 litri utilizzato fino ad allora. Con l’aumento della cilindrata viene incrementata la potenza: 124 CV per le unità con  carburatore e 141 CV per quelle a iniezione con una velocità massima, rispettivamente, di 179 e 191 km/h. La DS 23 viene prodotta solo nelle versioni Pallas e Prestige, le uniche ad offrire anche gli interni in cuoio. Ad aprile 1975, la Citroën annuncia la fine della produzione della DS il cui ultimo modello viene assemblato nel giugno dello stesso anno.

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