Un tribunale sudcoreano ha emesso un mandato d’arresto per il presidente Yoon Suk-yeol, sospeso dall’incarico.
Il 31 dicembre 2024, un tribunale sudcoreano ha emesso un mandato d’arresto nei confronti del presidente Yoon Suk-yeol, sospeso dall’incarico dopo aver dichiarato la legge marziale il 3 dicembre. Questa decisione rappresenta un evento senza precedenti nella storia politica della Corea del Sud, segnando la prima volta in cui un presidente in carica affronta un arresto.
Dichiarazione e revoca della legge marziale
Il 3 dicembre, Yoon ha proclamato la legge marziale, giustificandola come necessaria per “sradicare le forze antistatali filo-nordcoreane” e proteggere l’ordine costituzionale.
Tuttavia, la mossa ha suscitato immediate critiche sia a livello nazionale che internazionale. Sotto pressione, Yoon ha revocato la legge marziale poche ore dopo, a seguito di un voto unanime del Parlamento che ne dichiarava l’invalidità.
Procedimenti legali e sospensione dall’incarico
Dopo la revoca, il 14 dicembre, l’Assemblea Nazionale ha votato per l’impeachment di Yoon, sospendendolo dalle sue funzioni presidenziali in attesa della decisione della Corte Costituzionale. Le accuse principali includono insurrezione e abuso di potere legati alla dichiarazione della legge marziale.
Nonostante tre convocazioni per essere interrogato, Yoon ha rifiutato di presentarsi, portando le autorità a richiedere un mandato d’arresto.
Il mandato, valido fino al 6 gennaio, consente agli investigatori di trattenere Yoon per 48 ore per l’interrogatorio. Tuttavia, l’esecuzione dell’arresto potrebbe incontrare ostacoli, dato che il Servizio di Sicurezza Presidenziale potrebbe opporsi.
La crisi politica in Corea del Sud si è intensificata con l’impeachment di Yoon e la successiva sospensione del primo ministro Han Duck-soo, che aveva assunto temporaneamente le funzioni presidenziali. Attualmente, il ministro delle Finanze, Choi Sang-mok, sta svolgendo il ruolo di presidente ad interim.
La Corte Costituzionale dovrà decidere entro giugno 2025 se confermare o annullare l’impeachment di Yoon. In caso di conferma, si terranno nuove elezioni presidenziali entro 60 giorni.
Questo evento ha sollevato preoccupazioni sulla stabilità democratica del paese e ha evidenziato profonde divisioni politiche. La comunità internazionale osserva attentamente gli sviluppi, considerando l’importanza strategica della Corea del Sud nella regione asiatica.