Twitter patteggia: pagherà una multa di oltre 800 milioni di dollari

Twitter patteggia: pagherà una multa di oltre 800 milioni di dollari

Una class action contro Twitter si è conclusa con il patteggiamento della multinazionale: pagherà oltre 800 milioni di dollari.

WASHINGTON (STATI UNITI) – Una class action contro Twitter, iniziata nel 2016, si è conclusa con il patteggiamento della multinazionale. Come riportato da La Stampa, l’azienda di San Francisco, accusata di aver ingannato gli investitori sulla crescita della propria base degli utenti, ha trovato un’intesa con un risarcimento di oltre 800 milioni di dollari.

Ora questo accordo dovrà essere valutato dal giudice e solamente successivamente si capirà se la vicenda è definitivamente finita. Una conclusione che potrebbe arrivare senza che Twitter ammetta alcun illecito.

La class action

L’azione legale nei confronti di Twitter è iniziata nel 2016 dall’investitore Doris Shenwick. L’imprenditore aveva sottolineato che i dirigenti dell’azienda di San Francisco “hanno consapevolmente fatto dichiarazioni pubbliche imprecise riguardo a queste metriche e non hanno rivelato informazioni interne. Questo ha determinato un prezzo delle azioni gonfiato, sceso solamente quando la verità sul coinvolgimento degli utenti è stata conosciuta“.

Cinque anni di battaglia che, secondo alcune indiscrezioni, si è chiusa con il possibile patteggiamento e una sanzione da oltre 800 milioni di dollari nei confronti dell’azienda. L’accordo, però, non è ancora definitivo. Serve il via libera definitivo del giudice per poter chiudere definitivamente questa partita.

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Twitter multato

La sanzione è stata decisa dalla multinazionale al termine del confronto con la class action. Si tratta di un accordo sicuramente importante per mettere definitivamente fine a questa vicenda a cinque anni dall’inizio dalla lunga azione legale.

Come detto, gli 800 milioni di risarcimento sono stati decisi durante il confronto tra le due parti, ma non è arrivato il via libera ancora del giudice. Nei prossimi giorni il tribunale si pronuncerà sulla vicenda e la partita dovrebbe chiudersi in modo definitivo al termine di un percorso iniziato nel 2016.