Claudio Campiti, la Procura chiede la convalida del fermo

Claudio Campiti, la Procura chiede la convalida del fermo

Secondo i magistrati la condotta di Claudio Campini era “premeditata nei minimi particolari”. L’udienza fissata per domani alle 10.

La Procura di Roma ha richiesto la convalida del fermo di Claudio Campiti, il 58enne accusato di triplice omicidio volontario aggravato per la sparatoria di domenica scorsa a Fidene, nella periferia est di Roma. L’udienza è stata fissata per le 10.00 di domani mattina nel carcere di Regina Coeli, dove Campiti si confronterà per la prima volta con i magistrati.

pistola 9mm

La vicenda

Il gruppo di condomini si era riunito bar ‘Il Posto giusto’, in via Colle Giberto, per discutere alcune questioni. Durante la riunione, Claudio Campiti ha aperto il fuoco, con la pistola sottratta al poligono di tiro di Tor di Quinto. I colpi hanno ucciso tre donne e ferito gravemente altre quattro persone. 

Le vittime si chiamavano Sabina Sperandio, Nicoletta Golisano e Nicoletta Silenzi, mentre le donne ferite sono state Bruna Marelli e Fabiana De Angelis. Una delle due donne è stata raggiunta da uno dei proiettili alla testa e attualmente si trova ricoverata in ospedale in condizioni molto gravi.

Dopo aver commesso il gesto, l’uomo aveva con sé uno zainetto con all’interno dei vestiti per cambiarsi e 6mila euro. Era in possesso di 170 proiettili, ma durante la vicenda ne ha sparato circa sette-otto mentre altri sette erano dentro il caricatore dell’arma.

Il rancore verso i condomini

Claudio Campiti seminava odio nei confronti dei suoi condomini, tanto da pianificare la sparatoria nei minimi dettagli. A confermarlo sono le prove e le testimonianze lasciate dal 57enne. Covava un forte risentimento nei confronti del Consorzio di cui era socio, ma a cui non pagava le spettanze da sette anni.

Dopo che uno dei condomini cerca di fermare e disarmare Campini. Fermato da altre persone presenti, l’uomo grida: “Maledetti mi avete lasciato sei anni senza acqua”. Anche l’affermazione del 57enne, prima di sparare i colpi di pistola, fanno presumere che sia stato un omicidio premeditato. Avvicinandosi al tavolo del bar, Campini urla: “Vi ammazzo tutti”.

Il poligono di tiro a Tor di Quinto, dove il 57enne si è procurato la pistola, è stato posto sotto sequestro e sono state acquisite tutte le documentazioni dei verbali di entrata e uscita dell’uomo, oltre ai video delle telecamere di sorveglianza.

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