Clima: 2022 anno nero con il doppio di eventi estremi

Clima: 2022 anno nero con il doppio di eventi estremi

Il rapporto di Legambiente rileva che il 2022 è stato un anno nero per l’Italia con 310 eventi estremi, aumentati del 55%.

Quest’anno che si sta concludendo è stato drammatico per l’Italia dal punto di vista del clima. Lo dimostrano le temperature primaverili di questo Natale e gli eventi estremi che hanno caratterizzato questo 2022 più degli altri anni, come evidenziano i dati di Legambiente che mostrano quanto il cambiamento climatico sta accelerando. L’Osservatorio CittàClima di Legambiente hanno lanciato l’allarme sul numero di alluvioni, caldo anomalo intervallato da gelo intenso, frane e mareggiate.

In tutto il mondo fenomeni climatici estremi si stanno verificando sempre più di frequente, anche nel nostro paese. Secondo i dati nella mappa del rischio climatico c’è stato l aumento del 55% di eventi estremi in Italia rispetto al 2021. In totale sono stati 310 i fenomeni estremi che quest’anno hanno provocato impatti e danni da Nord a Sud e causato 29 morti.

Vigili del Fuoco

L’urgenza di intervenire per evitare catastrofi

Nello specifico, come mostra il bollettino di Legambiente ci sono stati 104 allagamenti e alluvioni da piogge intense, 81 casi di danni da trombe d’aria e raffiche di vento, 29 da grandinate, 28 da siccità prolungata, 18 da mareggiate, 14 eventi con l’interessamento di infrastrutture, 13 esondazioni fluviali, 11 casi di frane causate da piogge intense, 8 casi di temperature estreme in città e 4 eventi con impatti sul patrimonio storico.

Nel 2022 sono aumentati i danni da siccità rispetto allo scorso anno (+367%), così come quelli da grandinate (+107%), i danni da trombe d’aria e raffiche di vento (+76%), allagamenti e alluvioni (+19%). L’area del paese più colpita è il Nord poi Sud e poi centro, in particolare la Lombardia seguita da Lazio e Sicilia. Seguono Toscana, Campania, Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto e Puglia. Le province più colpite sono Roma, Salerno, Trapani, Trento, Venezia, Genova e Messina.

Per Legambiente i dati del bilancio dell’Osservatorio CittàClima indicano ancora una volta l’urgenza per l’Italia di un deciso cambio di passo nella lotta alla crisi climatica attraverso interventi concreti non più rimandabili.