Clima maggio 2025, il secondo più caldo mai registrato: i dati
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Clima maggio 2025, il secondo più caldo mai registrato: i dati

allerta meteo caldo

Come maggio 2025 è diventato il secondo maggio più caldo della storia, con temperature globali +1,40 °C sopra l’era preindustriale.

Il mese di maggio 2025 ha attirato l’attenzione degli esperti climatici di tutto il mondo: un mese come pochi altri nella storia delle registrazioni. Il riscaldamento globale continua a manifestarsi con forza crescente, e i dati più recenti confermano un trend che preoccupa sia la comunità scientifica sia i cittadini.

L’evoluzione climatica è evidente anche nella stagionalità: la primavera 2025 è stata segnata da temperature insolitamente elevate, in particolare sul piano globale. Tuttavia, non tutte le regioni hanno registrato comportamenti simili: in Europa, ad esempio, il mese di maggio ha presentato caratteristiche climatiche diverse, in parte contrastanti.

Allerta meteo, caldo, siccità, temperature calde
Allerta meteo, caldo, siccità, temperature calde

Dati climatici globali e tendenze regionali

Secondo il Copernicus Climate Change Service (C3S), per il mese scorso la temperatura media globale è salita a 15,79 °C, con un aumento di 0,53 °C rispetto alla media del periodo 1991‑2020. Questi valori rendono maggio 2025 il secondo maggio più caldo mai registrato, appena 0,12 °C al di sotto del record stabilito nel 2024, e 0,06 °C sopra il terzo posto, detenuto da maggio 2020.

In Europa, invece, è emerso un quadro in controtendenza: la temperatura europea di maggio 2025 è risultata in media 12,98 °C, ossia 0,29 °C al di sotto della media storica dello stesso periodo.

Impatti stagionali e anomalie regionali

La primavera boreale (marzo‑maggio) del 2025 si è confermata la seconda più calda a livello globale, con un’anomalia di +0,59 °C rispetto al periodo di riferimento 1991‑2020, superata soltanto dalla primavera 2024. In Europa, le precipitazioni hanno mostrato una netta disomogeneità: il nord‑ovest ha vissuto una grave siccità, con umidità del suolo ai livelli più bassi dal 1979 e portate fluviali primaverili minime dagli anni ’90. Al contrario, alcune aree meridionali e la Russia nord‑occidentale hanno sperimentato condizioni più umide del normale.

La notizia chiave però rivela una svolta: dopo 21 mesi su 22 con temperature globali superiori di almeno 1,5 °C rispetto al periodo preindustriale (1850‑1900), maggio 2025 ha registrato un leggero calo. Il valore si attesta a +1,40 °C, interrompendo quindi la sequenza anomala che aveva portato la Terra a temperature estreme. Nonostante questa pausa, il periodo giugno 2024–maggio 2025 resta comunque +1,57 °C sopra il livello preindustriale, con una media di +0,69 °C rispetto al 1991‑2020.

Carlo Buontempo, direttore del C3S all’Ecmwf, sottolinea che «maggio 2025 interrompe una sequenza senza precedenti, ma la soglia di +1,5 °C verrà probabilmente superata di nuovo nel prossimo futuro, a causa del riscaldamento continuo del sistema climatico». Un campanello d’allarme che conferma come ogni piccola pausa non rappresenti una remissione, ma un respiro breve in un trend inarrestabile.

Con questo quadro, emerge chiarissima la portata del cambiamento climatico: un fenomeno che continua a battere record e richiede interventi urgenti e globali. Il tutto come riportato da adnkronos.com

Leggi anche
“Garlasco? Un’indecenza”: Mauro Corona sbotta in tv e prende una forte decisione

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 11 Giugno 2025 12:15

“Garlasco? Un’indecenza”: Mauro Corona sbotta in tv e prende una forte decisione

nl pixel