Cnn attacca: l’Italia è una trappola per i turisti, i costi

Cnn attacca: l’Italia è una trappola per i turisti, i costi

Le insidie nascoste per i turisti tra prezzi gonfiati e “scandali culinari”, ecco l’attacco della Cnn nei confronti dell’Italia.

L’estate 2023 si sta rapidamente affermando come una delle stagioni turistiche più costose nella memoria italiana, tanto per i visitatori internazionali quanto per gli stessi abitanti dell’Italia, la Cnn ha recentemente messo sotto i riflettori una serie di “fregature” ai danni dei turisti, citando episodi curiosi, come il supplemento di due euro per dividere un panino al prosciutto a Como o per riscaldare un biberon a Ostia.

scontrino pos pagamento

Turismo in Italia: tra bellezza e “fregature”

Il termine “scontrini pazzi” è stato coniato per descrivere questi eccessi. Tra gli esempi più eclatanti, il canone di due euro per un piatto vuoto vicino a Portofino o gli extra 60 centesimi su un cappuccino per un po’ di cacao. Questi costi sembrano aver raggiunto un picco quest’anno, con l’Associazione dei consumatori che segnala un incremento del 130% nelle zone turistiche d’élite.

Ciò che sorprende di più è l’affermazione della Cnn sulle tariffe delle località balneari italiane. Secondo l’emittente, le spiagge italiane vedono i “peggiori delinquenti” in termini di sovrapprezzi. Per esempio, noleggiare due lettini e un ombrellone in Puglia durante la settimana può costare in media 50 euro, cifra che quasi raddoppia nel weekend. A Portofino, una location premium, un posto in prima fila in spiaggia può arrivare a 150 euro al giorno durante i giorni feriali.

Furia dei turisti

La capitale non è da meno. La Cnn ha intervistato due turisti americani a Roma, Betsy e James Cramer, i quali hanno espresso stupore per il costo di due Aperol Spritz in Piazza Navona. Nonostante l’alto prezzo, Betsy ha ammesso che avevano pianificato il viaggio pre-pandemia ed erano determinati a goderselo, nonostante le voci sui prezzi eccessivi.

In conclusione, mentre l’Italia rimane un gioiello del turismo mondiale, quest’anno si sta rivelando particolarmente costoso. Molti italiani stessi stanno cercando alternative più economiche, come Albania e Montenegro. La domanda rimane: questi prezzi sono giustificabili o sono davvero “fregature” per i turisti?