Codice degli appalti: approvate le nuove norme
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Direttore: Alessandro Plateroti

Codice appalti: approvate nuove norme

Operai

Più autonomia e procedimenti più semplici e meno burocrazia.

Il Consiglio dei ministri di ieri ha approvato anche il nuovo Codice degli appalti in via definitiva. Tra le varie norme dei 229 articoli, il perno centrale è la semplificazione delle procedure.

L’esecutivo spiega che il nuovo codice si basa sul principio del risultato, da conseguire con la “massima tempestività e il miglior rapporto possibile tra qualità e prezzo, nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza“.

La semplificazione e l’accelerazione guidano questo nuovo codice. Il ministro delle Infrastrutture, inoltre sottolinea l’introduzione di una nuova norma “Prima Italia che premia i prodotti originari italiani o dei Paesi Ue, ma anche la valorizzazione delle imprese che hanno sede nel territorio interessato dall’opera.

Verrà snellita anche la burocrazia, infatti, le amministrazioni avranno dei limiti per bloccare un’opera.

Subappalti e meno sanzioni

I piccoli comuni potranno poi procedere ad affidamenti diretti fino a 500mila euro. Minori vincoli anche per i subappalti e questo ha generato le maggiori critiche. Una novità è l’introduzione dell’appalto integrato che permetterà di attribuire con una stessa gara il progetto e l’esecuzione dei lavori.

Per gli appalti sotto-soglia fino a 5,3 milioni di euro le stazioni appaltanti potranno decidere di attivare procedure negoziate o affidamenti diretti. Il codice interviene anche sulla “paura della firma” riducendo le sanzioni eliminando la colpa grave per funzionari e dirigenti se avranno agito in base alla legge e ai pareri.

Tutto verrà poi modernizzato con la digitalizzazione del sistema dei contratti pubblici con la Banca dati nazionale dei contratti pubblici (che fa capo all’Anac), il fascicolo virtuale dell’operatore economico, e le piattaforme di approvvigionamento digitale, tutte le procedure saranno automatizzate, in più tutti i cittadini potranno accedere agli atti.

La critica dei sindacati

Per il ministro del Mit Salvini “sarà una rivoluzione positiva“. Ma non tutti hanno accolto positivamente il nuovo codice degli appalti. Primi fra tutti a protestare, sindacati e artigiani.

Quest’ultima categoria si è sentita esclusa dal codice mentre i sindacati temono che i cantieri possano trasformarsi in una giungla. FenealUil e Fillea Cgil si preparano quindi a scendere in piazza il prossimo 1 aprile.

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ultimo aggiornamento: 29 Marzo 2023 12:08

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