Fedez strappa foto di Bignami, Coletta: «Mi dissocio»

Fedez strappa foto di Bignami, Coletta: «Mi dissocio»

Durante la sua esibizione al teatro Ariston, Fedez ha strappato una foto di Bignami vestito da SS. Coletta e la Rai prendono le distanze.

Sono numerose le polemiche sorte in seguito alla performance dell’artista italiano Fedez in occasione del Festival di Sanremo. Dopo il suo discorso, il direttore di Rai 1 Stefano Coletta ha ribadito la sua dissociazione dall’artista. 

Controversie a parte, il Festival del teatro Ariston sta vivendo un periodo glorioso, con ascolti alle stelle. Lo ha dichiarato anche l’assessore della ‘città dei fiori’ (Sanremo), Giuseppe Faraldi: «Sanremo sta vivendo un momento magico». È stato l’assessore di Sanremo ad aprire la conferenza stampa di oggi sul Festival, in assenza del primo cittadino che per motivi di servizio non ha potuto presenziare. 

Il gesto ‘non autorizzato’

Tra i temi discussi, oltre all’incredibile numero di ascolti e a ringraziamenti vari, è stato commentato anche l’intervento di Fedez dal quale la Rai ha deciso di discostarsi. Stefano Coletta ha ribadito il numero di ascolti «straordinari». 

E sottolinea: «Il numero più alto di persone sintonizzate c’è stato durante l’esibizione di Morandi, Al Bano e Ranieri». Per quanto riguarda Fedez ed il suo gesto ‘non autorizzato’ durante la sua esibizione nella quale ad un certo punto ha strappato la foto del viceministro Bignami vestito da SS, Stefano Coletta ha difeso in primo luogo la libertà di espressione. 

Poi ha ribadito: «A nome della Rai mi dissocio fortemente dagli attacchi personali fatti da Fedez, soprattutto dalla sua gestualità, che può fare male e che il servizio pubblico non può ammettere. Questo genere di attacchi non sono un simbolo di libertà. Quando l’attacco diventa così frontale e personale non c’è libertà che tenga». 

Anche il suo monologo è stato giudicato come troppo duro ed in un certo senso volgare, specialmente dalla stampa e dai media italiani. Coletta prosegue: «Dietro all’irriverenza c’era un ragionamento non banale. Ha fatto sorridere alcuni e ammutolire altri. Chi fa televisione deve anche innovare. Dobbiamo fare i conti con il linguaggio della stand up comedy».