A Somma Vesuviana, un uomo è stato arrestato per tentato omicidio dopo aver aggredito la moglie con una mazzuola e aver finto una rapina.
A Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, un uomo di 70 anni ha aggredito violentemente la moglie con una mazzuola da carpentiere. Inizialmente aveva provato a depistare le indagini simulando una rapina, ma alla fine ha confessato tutto. Intanto, a Gemona, si discute sui motivi per cui l’autopsia su Alessandro Venier che sarà un incubo.

Finge una rapina dopo aver colpito la moglie: i fatti
Secondo la ricostruzione degli investigatori, come riportato da Today e Il Mattino, l’uomo ha colpito la moglie alla testa con una mazzuola da carpentiere durante un litigio scoppiato nella loro abitazione.
L’aggressione, avvenuta per motivi definiti futili, ha provocato lesioni gravissime alla donna, che si trova tuttora in prognosi riservata e in pericolo di vita. Dopo l’atto di violenza, il 70enne ha contattato le forze dell’ordine raccontando una versione falsa: “Ci hanno rapinato, mia moglie è a terra“, avrebbe detto, sostenendo che si trattava di una rapina durata dodici ore.
Le indagini, tuttavia, hanno evidenziato incongruenze e portato rapidamente gli inquirenti a sospettare che dietro quell’apparente furto si nascondesse un’altra verità. Durante l’interrogatorio di garanzia, l’uomo è crollato e ha ammesso tutto: aveva aggredito lui la moglie.
L’arma nascosta in un deposito attrezzi
Una volta ottenuta la confessione, aggiunge Il Mattino, gli investigatori hanno recuperato anche l’arma usata nell’aggressione: la mazzuola era stata nascosta in un deposito attrezzi, sempre all’interno dell’abitazione. Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla procura di Nola, hanno confermato che l’aggressione sarebbe avvenuta al culmine di un litigio domestico.
La gravità delle ferite riportate dalla donna e il tentativo di depistaggio hanno spinto le autorità a disporre la custodia cautelare in carcere per l’uomo, accusato di tentato omicidio.