Libia, i gruppi armati circondano il palazzo del governo: a rischio le elezioni del 24 dicembre

Libia, i gruppi armati circondano il palazzo del governo: a rischio le elezioni del 24 dicembre

Possibile colpo di Stato in Libia. I gruppi armati hanno circondato il palazzo del governo. Le ultime notizie.

TRIPOLI (LIBIA) – In Libia possibile colpo di Stato. Come scritto da La Repubblica, nella serata italiana di mercoledì 15 dicembre i gruppi armati hanno circondato il palazzo del governo e l’ufficio del primo ministro, ma non si hanno ancora delle conferme ufficiali.

Le prime notizie, infatti, sono state pubblicate sui social e sui media locali. Da quanto riferito dai ribelli sul proprio sito non sono previste particolari novità fino alla giornata di giovedì, ma l’attenzione resta sicuramente molto alta anche in vista alle elezioni del 24 dicembre che sono destinate ora ad essere rinviate.

La situazione in Libia

La situazione in Libia continua ad essere ancora molto incerta. Dalle prime informazioni, che devono essere ancora confermate, i gruppi dei ribelli guidati da Abdel Ghani al Kikli e da Mustafa Ibrahim Gaddur sono riusciti a circondare il palazzo del governo e l’ufficio del primo ministro.

Al momento non si hanno ulteriori informazioni anche perché da parte dei ribelli, almeno dalle ultime notizie postate sui social, non c’è nessuna intenzione di mettere in campo altre azioni almeno fino alla giornata di giovedì. Successivamente si capirà se questa azione proseguirà oppure sarà interrotta.

Esercito

Elezioni verso il rinvio

Il destino delle elezioni in programma il 24 dicembre a questo punto sono segnate. Molto probabilmente si arriverà ad un rinvio, ma i dubbi restano diversi e non è assolutamente chiaro come proseguirà il cammino verso il voto e, soprattutto, quando sarà fissata la nuova data.

Sicuramente il futuro della Libia a questo punto è ricco di incertezze e non si esclude che il tema possa finire ancora una volta sul tavolo del prossimo Consiglio Europeo per provare a trovare una soluzione comune su una questione molto delicata.