In Sudan i militari tornano al potere con un colpo di stato che inevitabilmente preoccupa anche i Paesi occidentali.
Un colpo di Stato in Sudan riporta i militari alla guida del Paese e riaccende la luce dei riflettori su una parte dello scacchiere geo-politico troppo spesso ignorato, almeno dal punto di vista mediatico.
Colpo di Stato in Sudan, i militari riprendono il potere
Per due anni nel Sudan si è lavorato nel tentativo di costruire un sistema democratico in grado di superare la formula dei regimi. Il tentativo è stato interrotto dai militari, tornati al potere con un colpo di Stato: sono stati arrestati il premier del Sudan e diversi ministri, considerati come il simbolo di quella che doveva essere una nuova fase della primavera africana. L’arresto del premier del Sudan è stato comunicato dai media ma non è stato ufficializzato dal governo, che invece ha comunicato l’arresto di altri ministri.
L’azione dei militari
Quello operato in Sudan è stato un attacco pianificato nei minimi dettagli. Nelle prime fasi sono stati arrestati i personaggi di spicco della transizione democratica. Contemporaneamente sono state ostacolate le telecomunicazioni, questo per evitare una fuga di notizie o la circolazione di materiale video-fotografico. Inoltre è stato bloccato il principale aeroporto del Paese, evidentemente per evitare la fuga di personalità influenti. Non solo. Secondo quanto riferito da Reuters i militari avrebbero bloccato anche le vie di comunicazione della capitale per evitare manifestazioni di piazza.
I militari sono intervenuti interrompendo il cammino verso la democrazia ritenendo che la politica (in uno stato evidentemente embrionale) non sia riuscita a risolvere le emergenze contingenti del Paese, alle prese con una grave crisi economica.
Manifestazioni contro il colpo di Stato
Nonostante l’azione di forza dei militari, alcuni manifestanti si sono radunati in strada per protestare contro il colpo di stato che di fatto mette la parola fine al cammino verso la democrazia.
La posizione del Sudan nello scacchiere geo-politico
Il Sudan è considerato come un Paese di grande importanza anche dal punto di vista strategico in quanto rappresenta una finestra sul mondo arabo
Si dimette il premier Hamdok
Proteste che sono proseguite per diverso tempo e, soprattutto, portato ad un bilancio di oltre dieci vittime. Nella serata di domenica 2 gennaio il premier Hamdok ha annunciato le proprie dimissioni.