Il congedo parentale è una sospensiva dal lavoro prevista dalla legislazione dell’INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale) e che può essere fruito dal padre, o dalla madre oltre alla maternità regolare, entro i primi 8 anni del bambino. Ecco coma calcolare i giorni del congedo parentale
Il congedo parentale viene retribuito con un indennizzo da parte dell’INPS, ed è fruibile tanto dal padre che dalla madre per un periodo complessivo di 10 mesi, che possono però essere anche 11 in determinate condizioni. Il congedo parentale può essere anche fruito contemporaneamente da entrambe i genitori.
Questo tempo può essere sfruttato in molti modi, frazionando il monte ore complessivo: la madre può avere fino a sei mesi di congedo, una volta esaurita la maternità, il padre da 6 a 7, se si astiene dal lavoro per un periodo non inferiore ai tre mesi.
Se si fraziona il tempo, si deve prevedere una ripresa effettiva del lavoro tra una frazione e l’altra: quindi i giorni festivi, i sabati, le feste, vengono conteggiati all’interno del periodo di congedo. Anche se si chiede la settimana corta, dal lunedì al venerdì, e il lunedì successivo non si rientra al lavoro, il sabato e la domenica sono conteggiati nel congedo.