Come cambia la campagna di vaccinazione dopo le nuove indicazioni su AstraZeneca

Come cambia la campagna di vaccinazione dopo le nuove indicazioni su AstraZeneca

Covid, come cambia la campagna di vaccinazione in Italia alla luce delle nuove indicazioni sulla somministrazione del vaccino AstraZeneca.

Nonostante l’Italia abbia optato per la linea soft, quindi di non vietare la somministrazione del vaccino AstraZeneca alle persone con meno di 60 anni ma di suggerire un uso preferenziale per le persone con più di 60 anni, è evidente che le nuove indicazioni avranno un effetto sulla campagna di vaccinazione che in qualche modo sarà rivista. Se non nelle tempistiche almeno nelle modalità. Andiamo a vedere allora come cambia la campagna di vaccinazione in Italia alla luce delle nuove indicazioni sul vaccino AstraZeneca.

Covid, come cambia la campagna di vaccinazione in Italia dopo le nuove indicazioni sul vaccino AstraZeneca

Come detto, le autorità sanitarie italiane hanno suggerito un uso preferenziale del vaccino AstraZeneca per le persone con più di 60 anni. La somministrazione resta quindi consentita alle persone dai 18 anni in su, ma si suggerisce di procedere con la vaccinazione a soggetti con più di 60 anni in quanto in queste fasce di età non sono stati registrati eventi avversi legati ai casi di trombosi.

Detto ciò, è evidente che le nuove indicazioni e la possibilità che i casi di trombosi siano un effetto collaterale rarissimo di AstraZeneca faranno nascere una nuova ondata di scetticismo che potrebbe rallentare in maniera significativa la campagna di vaccinazione. Molte persone potrebbero decidere di non vaccinarsi con il farmaco di Oxford, rallentando le somministrazioni giornaliere.

Inoltre le nuove indicazioni costringono Governo e Regioni a cambiare direzione rispetto a quella intrapresa inizialmente. In un primo momento, infatti, AstraZeneca era indicato proprio per i più giovani. Ora il vaccino è consigliato per i più anziani, per gli over 60. Quindi qualcosa deve cambiare. La buona notizia è che l’Italia potrà concentrarsi sulla vaccinazione dei soggetti fragili accelerando le somministrazioni agli anziani. La cattiva notizia è che potrebbero esserci poche dosi per immunizzare i più giovani. Il problema potrebbe non essere da poco.

Vaccini

Confermato l’obiettivo: 500.000 somministrazioni al giorno

Dai ministeri e da Palazzo Chigi trapela comunque un cauto ottimismo o comunque al momento non è stato rivisto l’obiettivo delle 500.000 somministrazioni al giorno a partire dalla fine del mese di aprile o dai primi giorni di maggio.

Francesco Paolo Figliuolo

Le dosi di AstraZeneca e disposizione alle persone tra i 60 e i 79 anni

Come suggerito dal Generale Figliuolo, commissario all’emergenza, le dosi di AstraZeneca a disposizione saranno destinate alle persone di età compresa tra i 60 e 79 anni. Una cambio di rotta che dovrebbe portare a vaccinare in tempi brevi tutti i soggetti fragili e che darà tempo alla struttura commissariale di fare il punto della situazione per quanto riguarda i vaccini da somministrare ai più giovani.