Come funziona ReiThera, il vaccino italiano contro il Covid. La conservazione e i risultati della prima fase di sperimentazione.
ReiThera, il vaccino italiano contro il Covid, prosegue il suo processo verso l’approvazione. Nella giornata del 5 gennaio 2020 presso l’Istituto Spallanzani si è tenuta una conferenza stampa per presentare i risultati della Fase 1 dei test.
ReiThera, come funziona il vaccino italiano come il Covid
Ma come funziona il vaccino? Non siamo di fronte ad un sistema rivoluzionario ma siamo di fronte ad una tecnica testata ed efficace. Come il vaccino proposto e prodotto da Oxford-AstraZeneca, quello di ReiThera sfrutta un virus innocui, in questo caso quello del raffreddore del gorilla. Il virus viene modificato per fare in modo che non possa replicarsi e al suo interno viene inserito il codice genetico della proteina Spike, quella sfruttata dal Covid per attaccare l’uomo. Il vaccino produce una risposta del sistema immunitario. A quel punto l’organismo sviluppa le armi per contrastare il virus in caso di infezione.
Come si conserva il vaccino
Le buone notizie interessano anche la conservazione del vaccino. Il prodotto si conserva tra i 2 e gli 8 gradi, quindi non necessita della catena del freddo rigido come ad esempio il vaccino Pfizer.
La Fase 1 della sperimentazione
Nel corso della Fase 1, il vaccino italiano ha fatto registrare dati certamente incoraggianti. Nel 94% dei soggetti vaccinati (nella prima fase siamo ancora a numeri relativamente bassi) è risultata sufficiente una sola somministrazione del vaccino per la produzione di anticorpi. Parliamo di soggetti di età compresa tra i 18 e i 55 anni. La buona notizia è che in nessuna delle cento persone vaccinate in Fase 1 si sono registrati fenomeni avversi, quindi effetti collaterali gravi. Alcuni soggetti hanno manifestato un senso di stanchezza, qualcuno ha fatto sapere di aver avuto mal di testa. qualcuno ha avuto poca febbre. Quindi niente di rilevante.
“Abbiamo arruolato 100 persone e 45 sono state vaccinate con dosi diverse e tutti sono arrivati alla fine per la valutazione di sicurezza: il vaccino non ha avuto alcun avvento avverso grave nei primi 28 giorni dalla vaccinazioni, un risultato migliore rispetto a Moderna e Pfizer che hanno avuto effetti indesiderati. Il picco di produzione di anticorpi a 4 settimane resta costante ed il vaccino è ad una sola dose“, ha dichiarato Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani.