Come funziona il vaccino contro il Covid CureVac: chi lo produce, come si somministra e come si conserva.
La nuova arma contro il Covid è il vaccino CureVac, di produzione tedesca di tecnologia affidabile, ossia quella dell’mRNA, utilizzata da Pfizer e Moderna. Gli esperti della comunità scientifica esprimono pareri fortemente favorevoli parlando del nuovo vaccino, ma come funziona CureVac? Ecco cosa sappiamo sul nostro nuovo alleato nella lotta contro il Covid.
Chi lo produce?
La notizia potrebbe sembrare ininfluente, ma è bene essere a conoscenza di tutto per potersi informare. CureVac è un’azienda farmaceutica tedesca.
Covid, come funziona il vaccino CureVac
Come anticipato, il vaccino sfrutta la stessa tecnologia utilizzata da Pfizer e Moderna, quindi quella dell’RNA messaggero. È bene notare che almeno fino a questo momento Pfizer e Moderna hanno dato meno problemi rispetto ad altri vaccino (AstraZeneca e Johnson and Johnson) per quanto riguarda gli effetti collaterali e i casi di trombosi. Non a caso l’Unione europea starebbe pensando per il futuro di investire su questi vaccini a discapito degli altri.
La conservazione
Un’altra buona notizia è che per la conservazione il vaccino non ha bisogno della catena del freddo estremo. Le dosi possono essere conservate ad una temperature di 5 gradi per tre mesi.
La somministrazione
Anche in questo caso l’immunizzazione avviene dopo due somministrazioni, che dovrebbero avvenire a distanza di quattro settimane l’una dall’altra.
I dati sull’efficacia
In fase di test il vaccino ha mostrato una efficacia elevata ma per i numeri esatti si dovranno attendere i risultati finali della terza fase di sperimentazione.
L’efficacia contro le varianti del Covid
L’altra buona notizia è che il vaccino sarebbe facilmente aggiornabile contro le varianti del Covid. La revisione e la modifica dovrebbe avvenire in tempi brevi grazie alla struttura del vaccino.
Quando arriva il vaccino CureVac: l’iter per l’approvazione
Al termine della fase 3 della sperimentazione si dovrebbe procedere con il via libera di Ema e Aifa. Secondo le previsioni, l’autorizzazione dovrebbe arrivare a fine maggio, quindi dalla prima metà di giugno si dovrebbe procedere con la distribuzione e la somministrazione delle dosi.