Come lo scontro tra Trump e la California investe il futuro delle auto
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Come lo scontro tra Trump e la California investe il futuro delle auto

Donald Trump

Come lo scontro politico tra Donald Trump e la California si estende oltre l’immigrazione, minacciando il bando delle auto a benzina.

La cornice è chiara: da tempo la California va in controtendenza rispetto al governo federale e quindi con Trump, con scelte che hanno riacceso conflitti istituzionali. È un terreno di scontro sul clima, sull’immigrazione, sulla politica fiscale. Ma qualcosa sta per cambiare in un settore che sembrava distante dalle battaglie ideologiche: l’automobile.

Donald Trump mentre parla
Donald Trump – newsmondo.it

Il contesto dello scontro

Per decenni, la California ha goduto di una sorta di “permesso speciale” nel Clean Air Act, potendo imporre standard ambientali più rigidi del resto del Paese. L’ultimo step? Il bando delle auto a benzina previsto per il 2035, obiettivo ambizioso per la tutela dell’aria e l’accelerazione verso la mobilità elettrica. Una scelta che ha fatto scalpore, guadagnando sostenitori nel movimento per il clima, ma anche critiche da parte di chi invoca libertà di mercato e timori per l’industria.

Al contrario, all’altro capo della politica americana, il presidente Donald Trump ha deciso di ribaltare tutto: entro il suo esecutivo è in corso una revisione a tappeto delle direttive ambientali, e la California, con il suo avveniristico bando, è diventata un simbolo da colpire.

Gioco delle parti e contrattacchi

Il presidente Trump, facendo leva sul Congresso, ha approvato tre risoluzioni per annullare il divieto californiano sulle auto terrestri a combustione. Non solo: ha inibito il potere dello Stato di adottare standard indipendenti sulle emissioni, sul presupposto – ribadito durante la cerimonia – di “salvare ufficialmente l’industria automobilistica statunitense dalla distruzione ponendo fine al mandato sui veicoli elettrici della California una volta per tutte”.

Il governatore Gavin Newsom ha risposto duramente: “l’assalto a tutto campo di Trump alla California continua e questa volta sta distruggendo la nostra aria pulita e la competitività globale dell’America”. Non un dissenso isolato: la California è stata subito seguita da altri 10 Stati – New York, New Jersey, Colorado, Massachusetts, Washington e altri – che hanno presentato un ricorso legale contro le risoluzioni, con l’obiettivo di far valere autonomie statali e tutela ambientale.

La sorpresa finale? Trump ha rilanciato la posta, minacciando altri dazi su auto importate, perfino oltre il 25 %, per convincere i costruttori a costruire impianti negli USA. “Potrei aumentare quella tariffa in un futuro non troppo lontano. Più si sale, più è probabile che costruiscano un impianto negli Stati Uniti”, ha affermato, citando gli investimenti recenti di General Motors. “Non avrebbero investito 10 centesimi se non avessimo avuto le tariffe e lo stesso vale per la produzione di acciaio americano, che sta andando alla grande”, ha concluso. Il tutto come riportato da quattroruote.it

Il cuore della battaglia è questa: Trump ha ufficialmente annullato il bando californiano sulle auto a combustione previsto per il 2035, esautorando il potere dello Stato di fissare standard ambientali superiori e aprendo la strada a dazi su importazioni straniere, in nome del rilancio dell’industria automobilistica americana.

Leggi anche
La pericolosa abitudine in auto che tutti sottovalutano: e sì, rischi anche una multa

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 13 Giugno 2025 13:08

La pericolosa abitudine in auto che tutti sottovalutano: e sì, rischi anche una multa

nl pixel