Com'è nato l'attacco di Israele contro l'Iran: dai droni al Mossad
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Direttore: Alessandro Plateroti

Com’è nato l’attacco di Israele contro l’Iran: dai droni al Mossad

Missili di guerra israeliani

I dettagli esclusivi sull’operazione israeliana in Iran: droni esplosivi, operazioni segrete del Mossad e colpi ai lanciamissili.

Dopo settimane di tensioni latenti, la recente azione militare israeliana contro obiettivi strategici in Iran ha catalizzato l’attenzione globale. Tuttavia, i dettagli più sensibili dell’operazione sono emersi solo in seguito, offrendo uno sguardo ravvicinato a una manovra altamente coordinata e tecnologicamente avanzata.

ombre di soldati di Israele
ombre di soldati di Israele – newsmondo.it

Preparazione invisibile: i droni già in territorio iraniano

In un primo momento, i media si sono concentrati sui raid aerei contro postazioni militari. Ma nuove informazioni indicano una dinamica ben più complessa. Secondo quanto riportato da una fonte della sicurezza israeliana, “il Mossad avrebbe infatti allestito all’interno dell’Iran una base per droni carichi di esplosivo, che erano stati introdotti clandestinamente nel Paese con largo anticipo e attivati durante l’attacco israeliano”.

Questi droni esplosivi, posizionati strategicamente, avevano un obiettivo specifico: le installazioni di lanciamissili. In particolare, “i droni sono stati lanciati contro i lanciamissili terra-terra di una base vicino a Teheran, ritenuti una minaccia diretta per Israele”. La mossa, mirata e silenziosa, rappresenta una delle operazioni più audaci del Mossad in territorio iraniano.

Contemporaneamente all’attivazione dei droni, “unità commando del Mossad operavano nell’Iran centrale, schierando sistemi d’arma a guida di precisione in aree aperte vicino alle batterie missilistiche terra-aria iraniane”. Questi sistemi, altamente tecnologici, “sono stati attivati all’inizio dell’attacco aereo israeliano”, fungendo da strumenti chiave per disabilitare la difesa iraniana e garantire il successo dei raid.

Il vero obiettivo: fermare il programma nucleare segreto

Nonostante la precisione militare dell’attacco, è l’intento strategico a emergere con forza. Il portavoce delle IDF, Defrin, ha dichiarato: “l’intelligence israeliana ha recentemente rilevato una significativa accelerazione negli sforzi nucleari dell’Iran”. Secondo quanto riferito, “il regime iraniano ha istituito un programma segreto attraverso il quale importanti scienziati nucleari hanno segretamente sviluppato tutti i componenti necessari per un’arma nucleare”.

Una dichiarazione inequivocabile segue: “questa è la prova inequivocabile che il regime iraniano sta lavorando attivamente per ottenere un’arma nucleare nel prossimo futuro”. Inoltre, “l’Iran possiede migliaia di missili balistici e intende raddoppiare o addirittura triplicare il suo arsenale”. Le forze israeliane hanno evidenziato che “il regime continua ad armare e finanziare i suoi alleati in tutto il Medio Oriente per agire contro lo Stato di Israele. L’obiettivo di questa operazione è quello di rimuovere la minaccia”.

L’operazione israeliana si rivela così non solo un attacco preventivo, ma un messaggio netto e strategico contro la proliferazione nucleare iraniana, con implicazioni cruciali per la sicurezza regionale e globale. Il tutto come riportato da adnkronos.com

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ultimo aggiornamento: 13 Giugno 2025 12:04

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