Cosa sono e quando richiedere fidi alla propria banca
Come ottenere affidamenti bancari? Sarà più semplice se si è titolari di un’azienda dalla solida struttura finanziaria.
Quando pensare di richiedere un affidamento bancario
Se il conto corrente di un’azienda è momentaneamente vuoto a causa di una sfortunata congiunzione economica, allora l’azienda potrà chiedere alla propria banca di beneficiare di un affidamento bancario.
In virtù della solidità finanziaria e patrimoniale dell’azienda, in virtù della sua storia bancaria e di altri fattori di natura più soggettiva, l’istituto bancario potrà decidere di concedere una certa somma in affido all’azienda. Con tale liquidità – e senza l’obbligo di utilizzarla tutta – l’azienda potrà far fronte alle proprie necessità immediata impegnandosi a restituire la somma affidata pagando in aggiunta un certo interesse.
Il tasso di interesse potrà variare a seconda della banca, ma le tasse sugli affidamenti bancari saranno sempre identiche: lo 0,5 % della somma effettivamente utilizzata, da pagare ogni trimestre più, eventualmente, una tassa (cioè una mora) detta CIV e piuttosto elevata, da pagare qualora il conto corrente andasse in rosso e il beneficiario del fido non fosse in regola con i pagamenti.
Fatte queste valutazioni, i costi per sostenere un affidamento bancario sono consistenti. Si dovrà pertanto valutare con estrema attenzione se vale la pena chiedere un affidamento bancario per porre rimedio alla necessità di liquidi sul breve periodo, dal momento che potrebbe rivelarsi una pericolosa arma a doppio taglio. Non è impossibile infatti che un’azienda finisca in bancarotta a causa degli altissimi interessi dovuti alla banca presso la quale ha richiesto un fido che non è riuscita a restituire in tempo.
Come ottenere affidamenti bancari quando a chiederli sono aziende?
Nel momento in cui si decida che l’affidamento bancario sia uno strumento idoneo a far fronte alla situazione finanziaria della propria azienda, ottenerlo è relativamente semplice.
Si dovrà solo presentare tutta la documentazione relativa alla situazione finanziaria e patrimoniale dell’azienda alla banca presso la quale l’azienda è correntista. Fatti i dovuti controlli e le relative valutazioni la banca concederà l’affidamento solo se l’azienda risulterà solvibile, alle proprie condizioni e a tassi di interesse che possono variare da caso a caso.