Ecco come poter prevenire la violenza economica e promuovere l’indipendenza finanziaria di tutte le donne.
Nel contesto della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il tema della violenza economica merita un’attenzione particolare.
Questa forma di abuso, spesso invisibile, mina profondamente l’autonomia e la dignità delle donne, impedendo loro di esercitare pienamente i propri diritti. Ecco come riconoscere e contrastare questa violenza è essenziale per costruire una società più giusta e paritaria.
La violenza economica: un’arma invisibile ma potente
La violenza economica si manifesta attraverso il controllo sulle risorse finanziarie, la limitazione nell’accesso al denaro e l’impossibilità di gestire autonomamente i propri redditi.
Secondo i dati, riportati da Cosmopolitan, il 74% delle donne che si rivolgono ai centri antiviolenza segnala difficoltà economiche, con episodi che spaziano dal divieto di avere un conto corrente personale al dover chiedere il permesso per ogni spesa.
Questa dinamica è spesso alimentata da stereotipi di genere che vedono le donne come meno competenti nella gestione finanziaria, un pregiudizio che affonda le radici in una cultura patriarcale.
Di fatto, la dipendenza economica rende le donne più vulnerabili ad altre forme di abuso e limita la loro capacità di uscire da situazioni di violenza.
Per contrastare questo fenomeno, è cruciale puntare su due aspetti: consapevolezza ed educazione finanziaria. Solo una donna che conosce i propri diritti e possiede strumenti per gestire le proprie risorse può sottrarsi al controllo economico e costruire un futuro indipendente.
Gli strumenti per costruire l’indipendenza economica
Promuovere l’autonomia finanziaria è il primo passo per prevenire la violenza economica. Le donne devono essere incoraggiate ad aprire un conto corrente personale e a gestire il proprio reddito in modo indipendente.
Inoltre, comprendere i concetti fondamentali della finanza personale, come la pianificazione delle spese e la gestione del risparmio, può fare la differenza nel lungo periodo.
Organizzazioni come la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio (FEduF) e iniziative nazionali come il portale “Cura i tuoi soldi” offrono risorse pratiche per acquisire queste competenze.
La sensibilizzazione è un altro tassello fondamentale: campagne di informazione e vademecum, come quello promosso dal’ABI contro la violenza economica, sono strumenti utili per far emergere un problema spesso sottovalutato.
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, eventi come il Salone dei Pagamenti a Milano rappresentano un’opportunità per diffondere la cultura dell’educazione finanziaria e sensibilizzare giovani e adulti.