Come sarà il 2025, tra ottimismo e sfide globali: ecco le aspettative economiche, tecnologiche e climatiche secondo il sondaggio Ipsos.
Il 2025 si preannuncia come un anno complesso, in bilico tra cauto ottimismo e le sfide poste da un contesto globale sempre più instabile.
Secondo i dati dell’Ipsos Predictions Survey 2025, che ha coinvolto 33 Paesi, il mondo affronta il nuovo anno con aspettative moderatamente positive, ma ancora segnato da forti preoccupazioni. Ecco i risultati del sondaggio nel dettaglio.
Come sarà i 2025: un mondo diviso tra speranza e incertezza
L’economia globale, come riportato da Ipsos.com, mostra segnali di stabilizzazione dopo anni di difficoltà legate alla pandemia e all’inflazione. Nonostante ciò, le disuguaglianze regionali sono evidenti.
Mentre l’Asia meridionale registra una crescita economica sostenuta, molte nazioni europee – compresa l’Italia – restano intrappolate in una situazione di fragilità economica e sfiducia diffusa.
In Italia, il 66% della popolazione giudica il 2024 un anno negativo per il Paese, sebbene questa percentuale sia in calo rispetto al 72% dell’anno precedente.
Tuttavia, le preoccupazioni economiche rimangono presenti: il 79% degli italiani teme che i prezzi continueranno a crescere più rapidamente dei redditi nel 2025, mentre il 64% prevede un aumento dell’inflazione.
Parallelamente, la tecnologia continua a essere percepita come una forza ambivalente. Se da un lato l’intelligenza artificiale offre nuove opportunità, dall’altro alimenta paure di perdita di posti di lavoro. Il 65% degli intervistati a livello globale si aspetta che l’IA provocherà più licenziamenti che nuove assunzioni.
I cambiamenti climatici e le guerre
La crisi climatica, aggiunge Ipsos.com, resta una delle principali preoccupazioni per il 2025. L’80% degli intervistati a livello globale prevede un ulteriore aumento delle temperature. Mentre il 72% teme eventi meteorologici estremi, percentuali che in Italia salgono rispettivamente al 78% e al 77%.
Inoltre, il 49% degli italiani ritiene che alcune aree del Paese potrebbero diventare inabitabili a causa di condizioni climatiche estreme.
Sul fronte geopolitico, la speranza di risoluzione dei conflitti resta bassa. Solo il 27% delle persone a livello globale ritiene probabile la fine della guerra in Ucraina entro il 2025, mentre le aspettative per una pace in Medio Oriente sono ancora più ridotte (22%). In Italia, queste cifre scendono rispettivamente al 23% e al 19%, riflettendo un pessimismo crescente.