"Dalla musica ai corsi di inglese": svelato come vive Filippo Turetta in carcere
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Direttore: Alessandro Plateroti

“Dalla musica ai corsi di inglese”: svelato come vive Filippo Turetta in carcere

Giulia Cecchettin murales

In carcere, Filippo Turetta trascorre le giornate tra corsi, attività musicali e incontri con i genitori: in attesa la sentenza il 3 dicembre.

Filippo Turetta, ventiduenne accusato del femminicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, trascorre i suoi giorni nel carcere veronese di Montorio, immerso in una routine.

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Dietro le sbarre dal 25 novembre 2023, è imputato per reati gravissimi: omicidio volontario pluriaggravato, sequestro di persona e occultamento di cadavere, accuse che potrebbero costargli l’ergastolo.

In attesa della prima sentenza del processo, prevista per il 3 dicembre, ecco nel dettaglio la sua vita in prigione.

Giulia Cecchettin foto

La vita in carcere di Filippo Turetta

Come riportato da Il Tempo, Filippo Turetta vive in una sezione speciale del carcere, destinata a detenuti accusati di violenze di genere, insieme ad altri 72 reclusi.

La struttura, che accoglie circa 600 detenuti in totale, offre una scuola interna, una cappella per le preghiere e una palestra.

Nonostante la giovane età e il peso delle accuse, ha deciso di impegnarsi nelle opportunità offerte dalla struttura. Frequenta corsi di perfezionamento d’inglese e di formazione professionale e ha iniziato a suonare uno strumento musicale come membro di una band interna al carcere.

Sebbene lontano dall’idea di completare la laurea in ingegneria biomedica, iniziata prima del suo arresto, il giovane sembra intenzionato a utilizzare il tempo in carcere per formarsi.

Nel carcere diretto da Francesca Gioieni, il contesto riflette un impegno per i diritti umani e la rieducazione: proprio sopra la cancellata campeggia uno striscione che recita “Non calpestiamo i diritti delle donne“, realizzato da detenuti e insegnanti.

Il giovane, descritto come taciturno e rispettoso delle regole, non pronuncia mai il nome della vittima, Giulia Cecchettin.

Gli incontri con i genitori e l’attesa della sentenza

La routine quotidiana di Filippo Turetta non è priva di momenti di riflessione. Alle varie attività svolte, si aggiungono le visite regolari dei genitori, che rappresentano una presenza costante nel percorso detentivo del giovane.

Il peso del crimine commesso e l’attenzione mediatica che lo avvolge rendono il suo cammino verso la rieducazione particolarmente arduo. La sentenza è attesa per martedì 3 dicembre 2024.

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ultimo aggiornamento: 2 Dicembre 2024 14:41

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