Il commento dei No-TAV sulla manifestazione in Val Susa: “Noi manteniamo le promesse. Abbiamo reagito alla decisione infame del Governo”.
TORINO – Attraverso il proprio sito internet arriva il commento dei NO-Tav sulla manifestazione in Val Susa: “Avevamo detto – precisano gli organizzatori – che avremmo portato più gente possibile al cantiere, per far vedere a tutti da vicino contro cosa lottiamo e lo abbiamo fatto. Noi manteniamo sempre le promesse, a differenza di altri. Il come abbiamo raggiunto il cantiere, che fa tanto notizia, è lo stesso in cui lo abbiamo fatto molte altre volte“.
La nota
I No-TAV affermano che “si è trattato di un pacifico fiume in piena fatto di migliaia volti di ogni età“. “Siamo partiti – aggiungono – da Venaus per arrivare a Giaglione e trasformarsi in un torrente che si è diviso in mille rivoli tentanto di raggiungere il cantiere della vergogna. Il dispositivo di sicurezza tanto decantato dal ministro Salvini, con i suoi 500 agenti, faceva… acqua da tutte le parte. I jesesy sono venuti giù e una marea di bandiere coricate ha violato la zona rossa“.
“Eravamo veramente tanti, sorridenti e determinati a ribadire che nonostante le parole di Conte e il voltafaccia delle stelle al governo, non ci saremmo fermati neanche un attimo, come avviene in questi anni“.
I No-TAV attaccano il Governo
Nel lungo post sul proprio sito i No-TAV attaccano duramente il Governo: “Abbiamo reagito – scrivono citati dall’ANSA – all’infame decisione del governo dicendo che per noi non è cambiato niente. Tanti pensavano di poter chiudere il capitolo della lotta No-TAV. Hanno fatto male i loro conti. Qui c’è un libro aperto, fatto di resistenza e determinazione, con tante pagine ancora da scrivere. Siamo dalla parte della storia“. E nelle prossime settimane i dimostranti potrebbero organizzare una nuova manifestazione contro la possibile decisione del Parlamento di continuare l’opera.
