Commessa camici in Lombardia, il post di Fontana sui social: “Sono certo dell’operato della Regione”.
MILANO – In un brevissimo post sui social il governatore Fontana è intervenuto sul commessa camici in Lombardia: “Ho appreso da voi – si legge sulla pagina ufficiale – di essere iscritto sul registro degli indagati. Duole conoscere questo evento, con le sue ripercussioni umane, da fonti di stampa. Sono certo dell’operato della Regione Lombardia che rappresento con responsabilità“.
Il bonifico
Il governatore della Lombardia, scrive il Corriere della Sera, è stato iscritto sul registro degli indagati per un bonifico inviato all’azienda Dama Spa, di proprietà del cognato di Fontana.
Le accuse contestata al politico sono quelle di frode in pubbliche forniture con gli inquirenti che vogliono capire meglio la vicenda. Un bonifico da 250mila euro che sono servite alla società di sopperire a gran parte del mancato guadagno. Una cifra partita dal conto di Fontana in Svizzera.
La ‘donazione’ è stata annullata l’11 giugno dopo che la Guardia di Finanza aveva sentito come teste il responsabile della unzione antiriciclaggio della fiduciaria stessa. Gli accertamenti sulla posizione di Fontana continueranno nelle prossime settimane. Toccherà agli inquirenti cercare di capire il ruolo del governatore in questa vicenda.
La vicenda
L’indagine è stata aperta a giugno quando nel mirino della Procura di Milano è finito un carico di camici donati alla Regione Lombardia. Una ‘donazione’ sulla quale gli inquirenti hanno voluto far luce visto che l’azienda è gestita dal cognato di Fontana.
Sul registro degli indagati è stato iscritto lo stesso governatore della Lombardia per un bonifico da 250mila euro all’impresa del fratello della moglie. Nelle prossime settimane si cercherà di capire meglio il ruolo del politico italiano in questa vicenda che ha ancora diversi punti da chiarire. E, non sono escluse, ulteriori novità nel giro di pochi giorni.