Luciana Romoli a 93 anni: “Porto l’antifascismo nelle scuole. Con questo governo è necessario”.
Oggi che si festeggia la Festa della Liberazione in Italia, vogliamo condividere con voi quanto leggiamo su Repubblica. Una straordinaria testimonianza sulla Resistenza, vissuta da una donna guerriera, la partigiana “Luce”
La storia della partigiana Luce
Luciana Romoli ha 93 anni. Durante la Resistenza, nemmeno 13enne, è diventata staffetta partigiana con il nome di battaglia’ Luce’.
Ma la sua storia di ribellione politica era già cominciata a 8 anni quando per difendere una compagna di classe ebrea dalle leggi razziali applicate con violenza da un’insegnante fece distribuire in tutta Roma un volantino fatto realizzare dallo zio tipografo. Un gesto che le costò l’espulsione da tutte le scuole del regno. Ma la giovane Romoli non si perse d’animo e, proveniente da una famiglia antifascista di Casal Bertone, prima si unì ai partigiani e poi continuò negli anni la militanza sindacale e politica nel Pci, in cui conobbe Gianni Rodari che scrisse una filastrocca ispirata a un episodio accadutole negli anni ’50: quando piuttosto che interrompere la scritta ‘Vogliamo pace, lavoro e libertà’ che stava facendo su un muro fu arrestata.
‘Luce’ ha deciso da decenni di portare nelle scuole il racconto della sua straordinaria vita ribelle, girando l’Italia e con il Covid lanciandosi anche nelle videoconferenze. E la risposta delle ragazze e dei ragazzi è straordinaria: “Ho dodici faldoni pieni dei loro temi, dei loro pensieri e degli attestati per tutti gli incontri che ho fatto”, racconta orgogliosa . “Le giovani generazioni devono essere antifasciste, è necessario che tutelino la Costituzione.
E con questo governo, quest’anno, è sempre più urgente. Questo è il significato del 25 Aprile: una festa di tutti gli italiani”.