Il nuovo decreto dell’esecutivo capitanato da Fratelli d’Italia vuole regolamentare i prezzi dei biglietti aerei.
La bufera generata dal decreto Asset e Investimenti che vuole regolamentare le tariffe dei biglietti aerei continua ed ora sta coinvolgendo altre compagnie oltre a Ryanair, la prima ad essersi lamentata ufficialmente della misura.
Le compagnie aeree si sono infatti rivolte alla Commissione Europea per riuscire a “chiarire con l’Italia se questo intervento abbia impatto sul mercato del trasporto aereo libero e deregolamentato in Europa“. Questo è il contenuto di una lettera dell’associazione europea Airlines For Europe, ripubblicata recentemente dal Financial Times.
I timori delle compagnie
La preoccupazione principale delle compagnie aeree è quella che il nuovo decreto possa “costituire un precedente e portare a un effetto domino“. Limitare i prezzi dei biglietti, secondo loro, “violerebbe i diritti delle compagnie di competere dove possibile, fissare i prezzi e definire i servizi come meglio credono“.
“La concorrenza sostenibile con una libera fissazione dei prezzi è di solito il miglior garante di prezzi accessibili nel mercato dei trasporti Ue di grande successo e liberalizzato“, aveva dichiarato il commissario europeo Adalbert Jahnz, una frase che non fa ben sperare l’esecutivo di Giorgia Meloni.