Proroga dello stato di emergenza e Consiglio europeo, parla Mario Draghi

Proroga dello stato di emergenza e Consiglio europeo, parla Mario Draghi

Le comunicazioni del Presidente del Consiglio Mario Draghi in vista del Consiglio europeo del 16 dicembre.

Il 15 dicembre, il giorno dopo l’approvazione in Cdm del decreto per la proroga dello stato di emergenza fino al 31 marzo 2022, il Presidente del Consiglio Mario Draghi interviene alla Camera e al Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 16 dicembre.

Consiglio europeo 16 dicembre, le comunicazioni del Presidente del Consiglio Mario Draghi

Aprendo il suo intervento, Mario Draghi ha voluto ricordare le nove vittime della tragedia di Ravanusa. La Camera ha tributato un lungo e sentito applauso alle vittime dell’esplosione. Il Presidente del Consiglio ha poi chiesto che venga fatta luce al più presto.

La pandemia. Draghi, “Il governo ha deciso di prorogare lo stato di emergenza per avere a disposizione tutti gli strumenti per affrontare la situazione”

Il primo tema affrontato dal Presidente del Consiglio è stato quello della pandemia. Facendo il punto della situazione, il premier ha fatto menzione anche della proroga dello stato di emergenza in Italia.

L’arrivo dell’inverno e la variante Omicron impongono la massima attenzione nella gestione della pandemia. In Italia l’incidenza è ancora bassa ma in crescita. Il governo ha deciso di prorogare lo stato di emergenza fino al 31 marzo per avere tutti gli strumenti per affrontare la situazione. Dobbiamo essere prudenti ma ci avviciniamo al Natale più preparati e più sicuri. Questo anche grazie alla campagna di vaccinazione“.

Il Presidente del Consiglio ha poi invitato i non vaccinati a procedere con la somministrazione della prima dose e ha inoltre invitato i vaccinati a procedere con la somministrazione della terza dose di vaccino.

Mario Draghi

Bollette, Draghi: “La nostra priorità è limitare la volatilità del prezzo dell’energia”

L’aumento del costo dell’energia è legato ad una serie di fattori transitori che dovrebbero essere superati nel corso del 2022. Tuttavia i rincari riflettono anche problemi strutturali della transizione energetica, che è ancora incompleta. Usiamo meno fonti fossili e la conseguenza è la dipendenza da combustibili di transizione, come il gas. Siamo impegnati a definire un percorso di riduzione delle emissioni a livello europeo che tenga conto della capacità di riconversione del nostro tessuto produttivo. La nostra priorità è limitare la volatilità dei prezzi dell’energia. Vogliamo proteggere le fasce più deboli della popolazione.

Da giugno ad oggi il governo ha stanziato più quattro miliardi. Per l’anno prossimo abbiamo previsto di spendere altri 3,8 miliardi e siamo pronti ad investire altre risorse. Per il primo trimestre del prossimo anno annulliamo gli oneri generali di sistema per utenze domestiche, per le piccole attività commerciali e per le micro-imprese. Riduciamo al 5% l’aliquota IVA e abbattiamo gli oneri generali di sistema per il gas. Sempre nel primo trimestre, per i cittadini più poveri e quelli in gravi condizioni di salute stanziamo quasi 1 miliardo per rafforzare le agevolazioni sulle bollette elettriche.

Di seguito il video con la diretta dei lavori alla Camera dei Deputati.