Allarme riaperture, evitate le mascherine di stoffa

Allarme riaperture, evitate le mascherine di stoffa

Le precauzioni in vista delle riaperture del 26 aprile: evitare le mascherine di stoffa, meglio le Ffp2.

Preoccupano e non poco le riaperture del 26 aprile, giornata di svolta in questa emergenza sanitaria. Quasi tutte le Regioni italiane saranno in zona Gialla e aumenteranno gli spostamenti e le occasioni di contatto. Uno scenario che preoccupa diversi medici ed esperti. E anche chi si è schierato a favore delle riaperture ha voluto evidenziare che in questa nuova fase della gestione dell’emergenza sarà ancora più importante osservare in maniera meticolosa le regole fondamentali contro la diffusione del virus: distanziamento e mascherina. E proprio a proposito delle mascherine, diversi esperti consigliano di evitare quelle di stoffa e di usare le Ffp2 per correre meno rischi con le prossime riaperture.

Riaperture dal 26, evitate le mascherine di stoffa: meglio le Ffp2

Le indicazioni sulle mascherine arrivano dal Professor Bonanni, intervenuto ai microfoni de il Corriere della Sera e ripreso dall’Agi. Bonanni ribadisce che per vivere al meglio la fase delle riaperture si dovranno rispettare le misure per la prevenzione dei contagi e suggerisce di indossare le mascherine Ffp2 e di evitare le mascherine di stoffa.

Diversi studi recenti hanno dimostrato come le mascherine di stoffa non garantiscano una protezione efficace contro il virus soprattutto se indossata quando ci troviamo in luoghi chiusi e non possiamo garantire il mantenimento costante della distanza interpersonale.

Mascherine in tessuto

Riaperture definitive ed effetto Sardegna

La speranza è che, come riferito dal premier Mario Draghi, dal ministro della Salute Roberto Speranza e da numerosi esperti, è che le riaperture possano essere definitive. Ma molti temono l’effetto Sardegna, con la Regione che ha vissuto la felicità del passaggio in zona Bianca e ora si trova in zona Rossa. Il tutto in poche settimane. Non ci sono dubbi quindi sul fatto che da un punto di vista epidemiologico le riaperture rappresentino un rischio. Ma come ha riferito il Presidente del Consiglio si tratta di un rischio calcolato. L’aumento delle temperature e la campagna di vaccinazione dovrebbero in qualche modo ammortizzare gli effetti delle riaperure.

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