È stata allungata di un anno dalla Corte d’Appello la condanna all’ex presidente della Corea del Sud, Park Geun-hye, per la vicenda di corruzione che le è costato la messa in stato d’accusa.
SEUL (COREA DEL SUD) – Non è stata confermata la sentenza di primo grado nei confronti dell’ex presidente della Corea del Sud, Park Geun-hye. In appello l’imputata è stata condannata a 25 anni (rispetto ai 24 dell’udienza precedente n.d.r.), per la corruzione nei confronti di aziende internazionali, che hanno donato 77,4 miliardi di won a fondazioni gestite dalla sua amica e sciamana Cho Soon-sil.
Una vicenda che ha portato anche all’impeachment e quindi alla rimozione da capo del governo, con un procedimento che si è concluso nel marzo del 2017.
Condanna Park Geun-hye: 17,8 milioni di multa per l’ex presidente
È stato un lungo processo quello che ha visto coinvolta l’ex presidente Park Geun-hye. L’accusa aveva chiesto una condanna a 30 anni di carcere più una multa di 118,5 miliardi di won ma la Corte d’Appello ha accolto solo in parte la richiesta della Procura.
La donna è stata condannata a 25 anni di carcere e dovrà pagare una cifra di 20 miliardi di won, circa 17,8 milioni di euro, inasprendo un po’ la sentenza di primo grado. Fino allo scorso 6 aprile l’ex presidente della Corea del Sud, doveva scontare una pena di 24 anni con una multa di 28 miliardi di won. Nei prossimi giorni i giudici della Corte d’Appello dovranno esprimere il loro giudizio anche sulle posizioni di Choi e dell’ex capo advisor politico di Park, Ahn Jong-beom.
L’ex presidente coreano non ha preso parte all’udienza di secondo grado. Continua a difendersi, dicendo che si tratta di accuse motivate politicamente. La sentenza non è stata trasmessa in diretta TV, come invece era accaduto in quella precedente.
Di seguito il video con la sentenza in primo grado
fonte foto copertina https://twitter.com/maristelaggpc