I dati diffusi da Confcommercio stimano una perdita di 305 mila imprese nel 2020. I consumi sono calati di oltre il 10%. Turismo e ristorazione i più colpiti.
ROMA – Brutti dati per l’economia divulgati da Confcommercio. L’organizzazione presieduta da Carlo Sangalli, valutando i dati di Movimprese Unioncamere, stima che nel 2020 chiuderanno oltre 300 mila imprese per gli effetti dovuti al Covid-19, in gran parte dovuto a un crollo dei consumi del 10,8% (pari ad una perdita di 120 miliardi di euro sul 2019).
Confcommercio: “Chiuse oltre 300 mila imprese”
I dati, nel dettaglio, parlano della chiusura definitiva di più di 390mila imprese del commercio non alimentare e dei servizi a fronte di 85mila nuove aperture. Pertanto, la riduzione delle aziende in questi settori sarebbe di quasi 305mila imprese (-11,3%).
I dati per settore
Una riduzione che colpisce in particolar modo i servizi di mercato, che si riducono del 13,8% rispetto al 2019. Per quanto riguarda il commercio, tra i settori più colpiti troviamo abbigliamento e calzature (-17,1%), ambulanti (-11,8%) e distributori di carburante (-10,1%). Nei servizi di mercato le maggiori perdite di imprese si registrano, invece, per agenzie di viaggio (-21,7%), bar e ristoranti (-14,4%) e trasporti (-14,2%).
Inoltre, si stima che siano sparite all’incirca una impresa su tre nella filiera del tempo libero, tra attività artistiche, sportive e di intrattenimento.
Le partite Iva
Oltre alle imprese, ci sono poi quelle figure, lavoratori autonomi, titolari di partita iva. Si stima la chiusura per circa 200mila professionisti.