La capigruppo in Senato ha deciso di convocare l’Aula per decidere il calendario. Il premier Conte atteso a Palazzo Madama per un’informativa.
ROMA – La conferenza della capigruppo del Senato ha convocato l’Aula per domani (martedì 13 agosto 2019 n.d.r.) per votare il calendario. Non è stato trovato nessun accordo, infatti, sulla mozione di sfiducia al premier Conte. Il presidente del Consiglio dovrebbe intervenire in Aula per un’informativa nei primi giorni della settimana dopo Ferragosto.
Convocata la capigruppo
E’ stata convocata la capigruppo in Senato dalla presidente Elisabetta Casellati. La conferenza è stata fissata per lunedì con la maggioranza che potrebbe definire il calendario della crisi. La Lega – secondo quanto riferito da La Repubblica – spinge per votare la mozione di sfiducia al premier Conte già martedì 13 agosto ma le opposizioni (in particolare M5s) propendono per rinviare il tutto alla settimana subito dopo Ferragosto
Si tratta naturalmente di date ipotetiche. Lunedì la conferenza dei capigruppo dovrebbe stilare, in maniera precisa, il calendario di una crisi che dovrebbe portare l’Italia al voto entro ottobre.
Le date della crisi
Il ritorno alle urne dipenderà molto dall’apertura del Parlamento. Salvini spinge per i tempi brevi con la votazione della mozione di sfiducia al premier Conte prima di Ferragosto. Questo dovrebbe portare il presidente Mattarella a fissare il voto alla prima data utile. Da parte delle opposizioni, però, c’è l’intenzione di allungare un po’ i tempi per consentire al Capo dello Stato di verificare una possibile maggioranza alternativa.
Le prime risposte a tutte le domande di questi giorni potrebbero arrivare dalla capigruppo in Senato convocata per lunedì 12 agosto. Quella potrebbe essere l’occasione giusta per iniziare a delineare il calendario della crisi.
Il ruolo del presidente della Repubblica
Diverse le ipotesi in queste ultime ore ma il ruolo decisivo per il ritorno alle urne lo ha il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato, infatti, potrebbe decidere di verificare la possibilità di ulteriori maggioranze senza richiamare gli italiani al voto.
I prossimi giorni si preannunciano fondamentali. E il primo passo ci sarà lunedì 12 agosto quando la Casellati ha convocato la capigruppo in Senato. E poi toccherà alla Camera.
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