Italia-Bosnia, la conferenza stampa di Roberto Mancini
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Direttore: Alessandro Plateroti

Verso Italia-Bosnia, Roberto Mancini: “Ci mancano i gol degli attaccanti”

La conferenza stampa di Roberto Mancini alla vigilia di Italia-Bosnia: “Cambierò pochissimo rispetto alla partita con la Grecia”.

In vista della sfida contro la Bosnia, il ct dell’Italia Roberto Mancini ha parlato ai microfoni dei giornalisti in conferenza stampa facendo il punto sullo stato di salute della squadra e del prossimo impegno che potrebbe spalancare agli Azzurri le porte della qualificazione a Euro 2020.

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Roberto Mancini Spinazzola
Roberto Mancini

Italia-Bosnia, la conferenza stampa di Roberto Mancini

Il Commissario tecnico ha parlato innanzitutto della sfida contro la Bosnia e della condizione della squadra dopo la partita contro la Grecia, vinta con il minimo sforzo.

“Di certo ci sarà qualche cambio, ma non ne farò moltissimi, valuterò bene dopo l’allenamento. La Bosnia è una buona squadra e secondo me è una delle candidate forti per passare il girone. Se non diamo il massimo, a questi livelli si rischia sempre. La Bosnia arriva da una sconfitta, sarà una partita diversa. E poi non abbiamo fatto i Mondiali in Russia, meglio lasciar perdere la presunzione”.

Roberto Mancini ha poi parlato dell’unica pecca della sua Nazionale, i pochi gol arrivati dagli attaccanti.

“Fin qui abbiamo fatto tanti gol, ma ci mancano quelli degli attaccanti. Sicuramente è una cosa anormale, ma credo che le reti delle punte arriveranno. In ogni caso a me serve innanzitutto che la squadra giochi bene, che si esprima al meglio. Chiaramente i gol degli attaccanti diventano decisivi nelle partite importanti. Ci vogliono anche quelli, ma tutti stanno facendo un gran lavoro. Ad esempio Belotti contro la Grecia ha fatto un assist e ne ha serviti altri due nel secondo tempo. I gol alla lunga arriveranno”.

Roberto Mancini
fonte foto https://twitter.com/FIGC

Roberto Mancini: Voglio fare un calcio offensivo

Il Ct ha poi parlato del tipo di gioco che vorrebbe dare alla sua Italia e del percorso intrapreso con gli Azzurri.

“Non mi sento un allenatore eretico, ma ho giocato tanti anni da calciatore e quindi voglio fare un calcio offensivo. Nonostante lo scetticismo iniziale, io ho trovato parecchi giocatori tecnici con i quali c’è grande feeling. La strada è ancora lunga, ma vogliamo continuare così. In Italia ci sono sempre stati campioni in tutti i ruoli, per questo motivo sono sempre stato positivo. Io sono qui perché mi diverto, mi piace allenare i ragazzi perché sono tutti bravi e di qualità”.

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ultimo aggiornamento: 10 Giugno 2019 19:17

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