La conferenza stampa di Donald Trump: “Sono pronte delle sanzioni contro i responsabili del partito comunista cinese”.
WASHINGTON (STATI UNITI) – Una dura conferenza stampa di Donald Trump contro la Cina. Il presidente americano al termine di un colloquio con il premier inglese Boris Johnson ha attaccato Pechino: “Presto cominceremo il processo per eliminare le esenzioni che conferiscono a Hong Kong un trattamento speciale, l’ex colonia britannica non è più autonoma“.
Il leader della Casa Bianca ha annunciato anche delle sanzioni “ai responsabili del partito comunista cinese per non aver rispettato l’autonomia di Hong Kong“. Non poteva mancare un passaggio sull’emergenza coronavirus: “Molte persone sono morte e gravi danni economici sono stati causati per colpa di come la Cina ha interagito con la crisi del Covid-19“.
Pechino: “Usa e Regno Unito devono smettere di lanciare accuse infondate contro la Cina”
Le dure parole di Donald Trump non ‘spaventano’ la Cina. Nella videoconferenza informale dell’Onu l’ambasciatore di Pechino alle Nazioni Unite, Zhang Jun, ha invitato Regno Unito e Usa a smetterla “di lanciare accuse infondate contro la Cina. Qualsiasi tentativo di utilizzare Hong Kong per interferire negli affari interni della Cina è destinato al fallimento“.
Dichiarazioni del diplomatico asiatico arrivate subito dopo quelle del collega britannico, Jonathan Allen: “La legge contro Hong Kong – ha detto l’ambasciatore inglese citato da Rainews24 – rischia di limitare le libertà che la Cina si è impegnata a rispettare in base al diritto internazionale. Se attuata, aggraverà le profonde divisioni nella società di Hong Kong“.
Preoccupazione nell’Unione Europea
Seria preoccupazione da parte dell’Unione Europea. Da Bruxelles hanno bocciato l’intenzione da parte di Donald Trump di punire Pechino con delle sanzioni ribadendo che “non si tratta della soluzione giusta”.
Allo scontro tra Usa e Cina guarda con attenzione anche la Farnesina che invita il Governo orientale a “preservare le libertà e i diritti fondamentali“.