Brusaferro, “La curva sta salendo e aumentano i ricoveri in terapia intensiva. Intervenire in modo deciso”

Brusaferro, “La curva sta salendo e aumentano i ricoveri in terapia intensiva. Intervenire in modo deciso”

Emergenza coronavirus in Italia, la conferenza stampa dell’Iss del 12 marzo in seguito alla presentazione dei dati della cabina di regia.

Nella conferenza stampa dell’Iss per la presentazione del monitoraggio del 12 marzo, gli esperti ribadiscono la propria preoccupazione per l’andamento dell’epidemia in Italia.

Coronavirus, la conferenza stampa dell’Iss

Il quadro europeo mostra che in alcuni Paesi ci sono colori rossi che si scuriscono per una maggiore incidenza. Per quanto riguarda le curve, l’Italia è in netta ricrescita come altri Paesi europei. Per la sesta settimana consecutiva la curva sta crescendo e la tendenza conferma la crescita“, ha dichiarato Brusaferro.

Ad eccezione dell’Umbria e di Bolzano, la curva è in crescita. Anche la Sardegna rimane piuttosto stabile. C’è un netto incremento dell’incidenza. L’incidenza sta crescendo e nel prossimo monitoraggio supererà il 2 e 50 per cento […]. Molte Regioni stanno superando la soglia dei 250 casi per 100.000 abitanti”, ha aggiunto il numero uno dell’Iss.

La crescita sta interessando tutte le età. I bambini dai 10 anni in su hanno un’incidenza che cresce”, ha aggiunto Silvio Brusaferro parlando dell’aumento dei casi di coronavirus anche tra i più giovani.

“L’Rt a 14 giorni è alto, è 1,16 a livello puntuale. Con questo Rt l’epidemia si espande. L’obiettivo è quello di riportare questo dato sotto l’1. In quasi tutte le Regioni questo dato è sopra l’uno anche nel dato confidenziale inferiore”.

Si registra una crescita dei ricoveri in terapia intensiva e nelle aree mediche“, ha proseguito il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro.

Le persone positive non associate a catene di trasmissione aumentano. All’aumentare dell’incidenza aumenta la difficoltà a tracciare i nuovi casi”.

Di seguito il video della conferenza stampa dell’Iss

Rezza: “Peggioramento generale della situazione”

Abbiamo un peggioramento generale della situazione“, ha dichiarato Rezza commentando i dati del monitoraggio dell’Iss. “Abbiamo avuto un cambiamento qualitativo, la diffusione delle varianti aumenta la trasmissione del virus e bisogna far fronte con interventi di mitigazione e di contenimento dei focolai. Bisogna anticipare la corsa del virus e delle sue varianti”.

Il fatto che l’Italia ha un quadro che va dall’arancione al rosso. Ma abbiamo visto che la zona Rossa funziona. Speriamo che queste misure servano ad abbattere l’incidenza e a facilitare il completamento della campagna vaccinale”, ha aggiunto il Professor Rezza.

Il lotto di AstraZeneca vietato dall’Aifa

Rezza, rispondendo alla domanda di una giornalista, ha parlato del vaccino AstraZeneca del lotto vietato da Aifa.

“Il lotto che è stato bloccato da Aifa a scopo precauzionale conteneva 560.00 dosi di cui 250.000 destinate all’Italia. Le rimanente a sette Paesi europei. Quando si comincia una campagna vaccinale di massa si sa che ci saranno degli eventi avversi. Eventi che fanno seguito temporalmente alla somministrazione del vaccino stesso. Non possiamo dire al momento se ci sia un nesso al momento. In Inghilterra sono state somministrate 8 milioni di dosi del vaccino AstraZeneca e non sono stati riportati eventi avversi di particolare criticità.

Ema continua a rassicurare sul beneficio rispetto al rischio. Il rischio è trascurabile, il beneficio è molto, molto elevato. La campagna vaccinale va avanti. Al tempo stesso non dobbiamo sottovalutare questi episodi, quindi è giusto bloccare il lotto, inviare gli ispettori per verificare che le procedure siano state aderenti alle necessità e ai protocolli. L’Iss farà le dovute verifiche sulla qualità dei vaccini appartenenti a quel lotto. Decine di migliaia di dosi sono state utilizzate e credo che non sia il caso di generare un allarme generalizzato perché bisogna indagare sul nesso di causalità. Chi si è vaccinato, se non ha particolari problemi deve stare tranquillo. Il che non vuol dire che non possano verificarsi episodi che non devono essere necessariamente legati al vaccino. Va operata una vigile attesa. Se qualcuno manifesterà sintomi si rivolgerà al proprio medico“.

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