Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi ha parlato delle ultime politiche economiche della Bce contro l’inflazione.
Destano preoccupazione le politiche messe in campo dalla Bce a contrasto dell’inflazione anche per il presidente di Confindustria Carlo Bonomi. Intervenendo alla conferenza nazionale delle Camere di Commercio, Bonomi mette in guardia dagli eccessi di queste politiche di Francoforte.
Secondo il presidente di Confindustria quello che sta facendo la Bce va “oltre il giusto contrasto” e sottolinea “non vorrei che per il contrasto all’inflazione si entrasse in recessione”.
Bonomi aggiunge che nell’ultimo quadrimestre dell’anno si prospetta una discesa dell’inflazione che arriverà intorno al 5-6% e per questo motivo il rialzo dei tassi di interesse da parte della banca centrale possono essere controproducenti. “La ricetta era giusta, l’operazione è andata bene ma il paziente è morto” ha detto il presidente secondo cui abbiamo bisogno di sostenere i consumi e gli investimenti ma che se si mette una stretta al credito diventa un problema.
Confindustria, sottolinea il presidente, sta chiedendo al governo di fare interventi in questo senso, ovvero dare uno stimolo agli investimenti, Industria 5.0, e sostenere i redditi bassi, il taglio del cuneo fiscale. “Bisogna rimettere più soldi in tasca agli italiani, specialmente ai redditi bassi” ha detto Bonomi spiegando che si può fare solo tagliando le tasse sul lavoro ricordando che l’Italia è il paese dove ci sono più tasse sul lavoro che quelle sulle rendite finanziarie.
Infine, citando il monito del presidente Mattarella, Bonomi ha ricordato che con il Pnrr abbiamo una grande opportunità che non possiamo perdere che insieme al nuovo settennato di fondi di coesione arriva a quasi 400 miliardi nei prossimi anni. Per questo motivo richiama tutti alla responsabilità “ognuno per quanto di competenza” invitando ad abbandonare le battaglie identitarie e lavorare per l’interesse del paese. “Abbiamo tutti da svolgere il nostro ruolo istituzionale, al meglio di quello che possiamo, guardando una cosa sola, l’interesse del Paese: basta campanilismi, basta battaglie identitarie, lavoriamo tutti per un Paese meraviglioso che questa città rappresenta in pieno“.