Confronto tv Letta-Meloni bocciato: viola la par condicio

Confronto tv Letta-Meloni bocciato: viola la par condicio

L’Agcom ha bocciato il confronto tv tra i due maggiori leader.

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, l’Agcom chiamata in causa da Carlo Calenda, ha bocciato il confronto tv a due tra Meloni e Letta. Porta a Porta aveva annunciato il confronto tra Enrico Letta e Giorgia Meloni per il 22 settembre. Ma dopo diverse segnalazioni di violazione della par condicio, l’Agcom ha decretato che in effetti i due leader non sono gli unici in corsa per le elezioni del 25 settembre.

“La programmazione di un unico confronto televisivo tra due soli soggetti politici, nonché le attività di comunicazione ad esso correlate, risulta non conforme ai principi di parità di trattamento e di imparzialità dell’informazione, essendo suscettibile di determinare, in capo ai soggetti partecipanti al confronto, un indebito vantaggio elettorale rispetto agli altri” scrive l’agenzia in una nota.

Bruno Vespa

L’Agenzia ha esortato le emittenti al trattamento equo

Anche se Porta a Porta era intervenuta per rimediare invitando anche gli altri leader alla trasmissione e concedendo loro uno spazio di mezz’ora, non è bastato per evidenziare il diverso trattamento impari concesso ai leader politici. A concedere un confronto a quattro tra Letta, Meloni, Calenda e Conte era sceso in campo Enrico Mentana che aveva proposto loro un confronto su La7 il giorno dopo alla trasmissione di Bruno Vespa su Rai1.

L’Agcom è intervenuta a richiamare le emittenti televisive e radiofoniche nazionali al rigoroso rispetto della parità di trattamento dei soggetti politici nei programmi di approfondimento concernenti la campagna elettorale per le prossime elezioni del 25 settembre. Per questo i media dovranno tener conto di questa legge elettorale.

Nella nota diffusa, l’Autorità ha chiesto la garanzia che all’interno dei programmi di approfondimento informativo in cui sono previsti confronti politici, provvedano, nel rispetto della propria autonomia editoriale, ad assicurare un rigoroso ed effettivo rispetto delle condizioni di parità di trattamento, al fine di garantire all’elettorato una rappresentazione completa e imparziale delle diverse proposte politiche in vista del voto”.

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