Congedo di maternità e paternità, il governo pensa a una nuova modifica del sistema. Ma resta da risolvere il nodo economico.
Il governo prepara la modifica del sistema del congedo in caso di maternità e paternità. In occasione delle riflessioni sul Gender Pay Gap, la differenza di stipendio legato alla differenza di genere, la maggioranza sta valutando una serie di provvedimenti per arrivare alla parità di genere anche nel mondo del lavoro. Tra le proposte ci sarebbe anche la riforma del congedo in caso di maternità. E di paternità.
Come funziona il congedo per la maternità e per la paternità
Ad oggi per la maternità sono previsti cinque mesi obbligatori destinati alla mamma, mentre il papà gode di un congedo breve aumentato a sette giorni che possono arrivare ad otto. Ulteriori informazioni sul congedo di maternità sono a disposizione sul sito dell’Ipns.
La riforma nei piani del governo
La proposta al vaglio del governo è quello di introdurre un sistema per il congedo unico familiare. Sei mesi di congedo: cinque destinati alla mamma e uno destinato al papà. Più o meno. La divisione in realtà è meno precisa ma abbiamo arrotondato per comodità.
Il rapporto uomo-donna nel mondo del lavoro e nella famiglia
L’idea di fondo alla base della proposta è che proprio la maternità sia una zavorra che impedisce alla donne di fare carriera come dovrebbero in base alle loro qualità. Di norma è la proprio la donna a sacrificare il lavoro del dedicarsi alla famiglia. L’intenzione del governo è quella di dare una spinta utile a superare questo stallo culturale ed ideologico.
Le difficoltà economiche legate alla riforma del congedo per maternità
L’idea sembra piacere a tutte le forze di maggioranza, ma come spesso accade c’è un problema di carattere economico. Chi e come paga il mese in più di congedo concesso al nucleo familiare? Su questo tema manca ancora una risposta che possa essere soddisfacente o concreta, ma i lavori sono appena all’inizio.