Cambia la conservazione del vaccino Pfizer. Le dosi possono essere mantenute a temperature più basse del previsto.
ROMA – La conservazione del vaccino Pfizer sembra essere destinata a cambiare. Secondo quanto riferito da Open, che cita il Financial Times, le ultime ricerche hanno evidenziato la possibilità di mantenere le dosi ad una temperatura tra i -25 e – 15 gradi e non tra -60 e -80 gradi, come previsto in un primo momento.
Una buona notizia che potrebbe consentire ai Paesi di conservare e trasportare i vaccini con maggiore tranquillità.
I nuovi dati del vaccino Pfizer
Il lavoro degli studiosi non si ferma e i nuovi dati del vaccino Pfizer pubblicati su Lancet sembrano tranquillizzare tutti gli esperti. Un a nuova ricerca, che ha coinvolto 9mila operatori sanitari in Israele, ha evidenziato una efficacia all’85% con una singola dose. Gli anticorpi vengono sviluppati entro il mese dalla prima somministrazione.
Dati che sono al vaglio dei singoli Paesi. In molti starebbero valutando la possibilità di adottare una strategia simile all’Inghilterra: ritardare la seconda dose per aumentare il numero dei vaccinati. E lo studio israeliano sembra dare ragione a quanto deciso da Boris Johnson. I ragionamenti sono in corso e il premier Draghi sembra essere pronto a cambiare la campagna di vaccinazione italiana.
Attesa per il via libera a Johnson&Johnson
Resta grande l’attesa per il via libera al vaccino Johnson&Johnson. Il giorno in rosso sul calendario sembra essere quello dell’11 marzo, ma sono in molti a spingere per una autorizzazione prima del previsto. Un’arma in più per combattere il Covid e, soprattutto, si tratta di una farmaco ad una sola dose.
L’approvazione dovrebbe consentire ai Paesi di entrare nella tanto attesa vaccinazione di massa. In Italia si è ipotizzato un ingresso subito dopo Pasqua, ma il premier Draghi spera di poter anticipare i tempi per far ripartire il Paese il prima possibile.