Il numero uno della Consob si è dimesso. Maio Nava ha rassegnato l’incarico spiegando di “non essere politicamente gradito”. Di Maio soddisfatto, pronta nomina in discontinuità.
ROMA – Mario Nava si è dimesso dalla presidenza della Consob. Il numero uno della Commissione nazionale per per le società e la Borsa ha rimesso l’incarico dopo le pressioni giunte dal mondo politico. Appena 48 ore fa, infatti, Lega e M5S avevano sollevato la questione della presunta incompatibilità tra il distacco dagli uffici tecnici della Commissione europea e il suo nuovo incarico presso l’Autorità.
Le parole di Nava
Il comunicato dell’ex presidente Consob: “La richiesta di dimissioni per ‘sensibilità’ istituzionale’, da parte dei quattro capigruppo di Camera e Senato dei due partiti di maggioranza, sono un segnale chiaro e inequivocabile di totale non gradimento politico. Il non gradimento politico limita l’azione della Consob in quanto la isola e non permette il raggiungimento degli obiettivi sopra ricordati. La questione legale della mia posizione amministrativa è stata decisa e validata da ben quattro istituzioni, Commissione europea, Presidenza del Consiglio, Presidenza della Repubblica e Corte dei Conti, e non necessita miei commenti ulteriori. La questione è quindi solo politica. La Consob è indipendente, ma non può essere isolata. Consob deve poter lavorare non solo con le altre autorità indipendenti, ma anche con le istituzioni politiche“.
La soddisfazione del leader grillino
Appena appresa la notizia delle dimissioni di Nava, Luigi Di Maio ha commentato: “Complimenti a chi nel Movimento 5 Stelle non ha mai mollato su questa battaglia. Adesso vi prometto che nomineremo un servitore dello Stato e non della finanza internazionale. Volteremo pagina assicurando alla Consob un presidente che possa esercitare pienamente e liberamente il suo ruolo”.