Si vota per il Giudice della Consulta: in Parlamento seduta comune. Servono 363 voti, le opposizioni non partecipano.
Si vota in Parlamento dove oggi andrà in scena l’ottava votazione, a Camere congiunte e voto segreto, con quorum a soglia 363 voti. L’obiettivo è quello di eleggere il Giudice della Consulta. Il precedente scrutinio era andato a vuoto e si era svolto lo scorso 24 settembre. Al momento le opposizioni sono unite e hanno annunciato che non prenderanno parte alla votazione.
Consulta, il voto in Parlamento: opposizioni non partecipano
È atteso il voto del Parlamento riunito in seduta comune per l’elezione del giudice costituzionale chiamato a sostituire Silvana Sciarra. Il centrodestra è intenzionato ad eleggere il suo candidato, al momento, salvo cambiamenti dell’ultimissima ora, Francesco Saverio Marini, consigliere giuridico del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Le opposizioni, unite, hanno fatto sapere di non partecipare alla votazione. M5S, Avs, Iv, Azione e +E avevano già fatto sapere che non avrebbero preso parte al voto giudice costituzionale. Adesso anche il Pd si è unito a loro con la conferma arrivata da parte di Elly Schlein.
Il quorum
Obiettivo della maggioranza è quello di raggiungere quota 363, ovvero il quorum richiesto per l’elezione, pari ai tre quinti i componenti l’Assemblea. Da quello che è noto, e da quanto riportato da SkyTg24, al momento si partirebbe da 360, vale a dire i 355 parlamentari di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi moderati, a cui dovrebbero aggiungersi Lorenzo Cesa e Antonino Minardo, formalmente iscritti al Misto della Camera, e Mara Carfagna, Maria Stella Gelmini e Giusy Versace. Da capire come la vicenda andrà a finire per quanto riguarda i voti mancanti.
Da quanto riportato dal Corriere della Sera, i parlamentari della maggioranza avrebbero ricevuto l’indicazione di votare scheda bianca in occasione della riunione delle 12:30, nell’Aula della Camera del Parlamento in seduta comune.
