Draghi incontra le organizzazioni e associazioni

Draghi incontra le organizzazioni e associazioni

Crisi di governo, il premier incaricato Mario Draghi avvia le consultazioni: le ultime notizie.

La crisi di governo arriva al momento di svolta con le consultazioni del premier incaricato Mario Draghi, che incontra le forze politiche e parlamentari per valutare la possibilità di formare un nuovo governo.

Di seguito il video delle consultazioni.

Consultazioni Mario Draghi con organizzazioni e le associazioni

Concluso il secondo giro di consultazioni con i partiti, nella giornata di mercoledì 10 febbraio il premier incaricato Mario Draghi incontra le organizzazioni e associazioni.

I sindaci, ANCI, hanno confermato la piena disponibilità al Presidente incaricato facendo sapere di essere intenzionati e disposti a collaborare per la creazione del Recovery plan italiano.

“Dal piano nazionale di ripresa e resilienza al piano vaccinale, dalla riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro alla riforma della pubblica amministrazione e delle sue procedure, dalla necessità di una grande alleanza pubblico-privato per moltiplicare gli investimenti e concentrarli laddove più servono alla ripresa del Paese, tenendo in considerazione il peso del debito emergenziale che le imprese hanno contratto, alla riforma del fisco, alla sostenibilità generale della finanza pubblica visto l’andamento del debito“, ha dichiarato il Presidente di Confindustria.

L’appoggio a Mario Draghi è arrivato anche dai sindacati. Le parti sociali hanno chiesto la proroga del blocco dei licenziamenti.

Secondo giro consultazioni Mario Draghi, il secondo giorno

Il 9 febbraio 2021 è il giorno della verità per il governo Draghi. Il premier incaricato incontra i big per presentare il suo programma di governo e ricevere una risposta da parte dei partiti e delle forze politiche: dentro o fuori. La prima notizia del giorno è la partecipazione alle consultazioni del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che ha voluto prendere parte al confronto con Mario Draghi.

La giornata di consultazioni si apre con Maie ed Europeisti, che hanno confermato il sostegno a Mario Draghi. “Condividiamo i principi europeisti di questo governo e vogliamo che questo governo raggiunga il risultato“.

Anche LeU ha confermato il sostegno al governo Draghi facendo un passo indietro rispetto al primo incontro con il premier incaricato, quando era stata esclusa la partecipazione ad un esecutivo con forze sovraniste.

IV, Bellanova: “Incontro molto positivo”

Teresa Bellanova ha confermato il pieno sostegno e la piena fiducia al premier incaricato Mario Draghi.

Abbiamo avuto un incontro molto positivo con il Presidente Draghi”, ha esordito Teresa Bellanova. “Creare opere utili attraverso i cantieri e posti di lavoro. Rilanciare il mondo del turismo. Abbiamo garantito il totale sostegno di Italia Viva“.

Teresa Bellanova

Meloni, “Confronto interessante ma FdI non voterà la fiducia”

Fratelli d’Italia ha incontrato il Presidente incaricato. È stato un confronto interessante“, ha dichiarato Giorgia Meloni. “Non voteremo la fiducia ma faremo quello che è utile per il Paese […]. Abbiamo portato il nostro pacchetto per la continuità delle imprese, chiediamo l’abolizione del cashback e della lotteria degli scontrini […]. Abbiamo posto il tema della proprietà pubblica delle infrastrutture, abbiamo portato le nostre proposte sull’emergenza sanitaria e spero che Draghi voglia dire basta al metodo di limitare le libertà a colpi di Dpcm. Abbiamo portato una serie di proposte storiche di Fratelli d’Italia, come il tema della messa in sicurezza degli anziani, quindi una rete capillare di assistenza secondo noi metterebbe in sicurezza molte persone.

Giorgia Meloni

Zingaretti, “Non possiamo non confermare la fiducia”

Crediamo che contenuto e visione chiara sono garanzia di autorevolezza e non possiamo non confermare la nostra fiducia. Abbiamo consegnato al Professor Draghi un contributo. Abbiamo trovato positiva la scelta della collocazione europeista del nostro governo“, ha dichiarato Nicola Zingaretti al termine del confronto. “Sul tema del lavoro, inteso come lavoro da creare e come attenzione per la vita delle persone: creare lavoro e mettere al centro i diritti degli individui. Importante il sistema si sostegno alle imprese e l’attenzione alle donne e agli uomini. Poi la riforma fiscale con il rifiuto di imporre nuove tasse, il rifiuto della cultura dei condoni, la strategia della tassazione progressiva. Abbiamo segnalato come punto di un’agenda politica, le riforme istituzionali necessarie dopo il taglio dei parlamentari“.

Nicola Zingaretti

Berlusconi: “Faremo la nostra parte con lealtà e spirito costruttivo”

Breve dichiarazione da parte di Silvio Berlusconi dopo l’incontro con Mario Draghi: “Quello che nasce è un governo che si basa sulle forze del Paese senza preclusioni e durerà il tempo necessario per superare la crisi dovuta alla pandemia. Noi faremo la nostra parte con lealtà e con spirito costruttivo […]“.

Silvio Berlusconi

Salvini: “Parlato di tutto, non di ministeri”

Subito dopo l’incontro, il leader della Lega Salvini ha parlato ai giornalisti: “Abbiamo parlato di tante cose, ma non di ministeri. Si è discusso di Europa e per noi significa no all’austerity, sull’immigrazione chiediamo che le politiche adottate in Italia sia di stampo europeo […]. Abbiamo parlato anche di sviluppo, di economia, di rilancio e di lavoro, di una revisione del codice degli appalti […] e il professor Draghi ha citato il modello di Genova. Il tema ambiente è legato allo sviluppo. Noi siamo a favore di una green economy senza ideologie […]. Sul tema salute abbiamo condiviso i ritardi e i pasticci a livello dell’Unione Europea […]. Sul tema scuola il professor Draghi ha detto che a settembre non devono esserci cattedre vuote e abbiamo chiesto di stabilizzare gli insegnanti. Ho aggiunto anche il tema dell’università che devono riaprire dopo mesi di chiusure […]. Per quello che riguarda il fisco, abbiamo presentato la nostra idea di pace fiscale, approvata quando eravamo al Governo […]. Noi non abbiamo messo veti, speriamo che nasca questo esecutivo“.

Crimi: “Abbiamo avuto rassicurazioni sui programmi”

L’ultimo incontro è con il M5s. Al termine del colloquio, Vito Crimi ha parlato ai giornalisti: “L’interlocuzione con il premier incaricato Draghi è proseguita e abbiamo ascoltato le riforme e gli ambiti nei quali intende esercitare l’azione di governo […]. Abbiamo trovato nelle proposte una serie di spunti sulle cose che avevamo anticipato nelle precedenti consultazioni. Ma la cosa a cui tenevamo di più è che l’azione di governo avesse come pilastro la transazione energetica e ambientale. E abbiamo insistito per la creazione di un ministero per questo tema. Le rassicurazioni ci sono state […]. Sul reddito di cittadinanza abbiamo avuto la rassicurazione che in questo momento bisogna rafforzare le misure di sostegno […]. L’altra parola chiave di questo governo è investimenti […]. Nessuno stravolgimento del Recovery Plan […]. Abbiamo affrontato anche il tema del Mes. Una misura come questa va fatta se c’è una convenienza e dei motivi per utilizzarlo e ad oggi questi non ci sono […]“.

Secondo giro consultazioni Mario Draghi, il primo giorno

Subito dopo il primo incontro, Manfred Schullian (presidente del Gruppo Misto) ha illustrato nei dettagli il possibile programma di Mario Draghi: “Ci ha detto che bisogna investire e finanziare le imprese per ripartire […]. Tra le sue priorità ci sono sanità, campagna vaccinale, ambiente, lavoro e imprese […]“.

Sostegno confermato anche da +Europa e Azione. “Il premier Draghi è molto attento al tema dei licenziamenti“, ha assicurato Calenda dopo l’incontro a Montecitorio. Sì ribadito anche da Noi con l’Italia, Cambiamo, Rinascimento e Bruno Tabacci.

Di Maio, “M5s decisivo”. Salvini, “Proporremo il modello Bertolaso”

Nel giorno di apertura del secondo giro di consultazioni, Luigi Di Maio ha rilanciato il ruolo del Movimento 5 Stelle.

“Siamo stati decisivi nel Conte I con provvedimenti simbolo come il Reddito di Cittadinanza e la legge anticorruzione. Siamo stati fondamentali nel Conte II con riforme che faranno la storia, come il taglio dei parlamentari. E continueremo ad essere determinanti. Il MoVimento in questi anni ha sempre mostrato serietà e responsabilità”.

“Altri mettono veti e fanno capricci, noi abbiamo buttato il cuore oltre l’ostacolo […]. Noi abbiamo raccolto l’appello del Presidente della Repubblica senza mettere veti in casa d’altri […]. Domani la priorità che porteremo al tavolo del professor Draghi, mentre altri si occupano di ministeri e di poltrone, sarà soprattutto la salute. C’è un modello lombardo che è il più avanzato dal punto di vista della messa in sicurezza della popolazione e delle vaccinazioni. Proporremo a Draghi il modello Bertolaso”, ha dichiarato il leader della Lega Matteo Salvini.

Il secondo giro di consultazioni

Concluso il primo giro, il premier incaricato Mario Draghi tra lunedì 8 e martedì 9 febbraio incontrerà nuovamente i partiti per fare il punto sui programma e sui nomi. Ecco il calendario:

Lunedì 8 febbraio

15.00
Gruppo Misto della Camera e Minoranze Linguistiche

15.30
Maie-Movimento associativo italiani all’estero/Psi

16.00
Azione/+Europa-Radicali Italiani (componente gruppo misto Camera)/+Europa/Azione (componente gruppo misto Senato)

16.30
Noi con l’Italia/Usei/Cambiamo/Alleanza di centro (componente gruppo misto Camera)/Idea e Cambiamo (componente gruppo misto Senato)

17.00
Centro Democratico/Italia in Europa (componente gruppo misto Camera)

19.30
Gruppo per le Autonomie (Svp-Patt, Uv) del Senato

Martedì 9 febbraio

11.00
Gruppo Europeisti/Maie/Centro democratico Senato

11.45
Liberi e Uguali Camera-Componente Liberi e Uguali in Senato

12.30
Gruppo Italia Viva della Camera e Italia Viva-Psi del Senato

13.15
Gruppi Fratelli d’Italia di Camera e Senato

15.00
Gruppi Partito Democratico di Camera e Senato

15.45
Gruppi Forza Italia/Berlusconi Presidente/Udc del Senato

16.30
Gruppi Lega/Salvini Premier/Partito sardo d’azione del Senato

17.15
Gruppi Movimenti 5 Stelle di Camera e Senato

Il terzo giorno di consultazioni

Il 6 febbraio si conclude il primo giro di consultazioni del premier incaricato Mario Draghi che riceve le delegazioni di Lega e Movimento 5 Stelle.

Salvini, “Da noi nessun veto su nomi o movimenti”

È durato circa trenta minuti il confronto tra Mario Draghi e la delegazione della Lega capitanata da Matteo Salvini.

È stata una mezz’ora di confronto stimolante sui temi, siamo contenti che al centro ci sia stato il tema dello sviluppo, della crescita, dei cantieri. Il Professor Draghi ha posto il tema del turismo al centro della ripartenza. Noi non poniamo condizioni. Altri partiti pongono condizioni, pongono veti. Noi non abbiamo posto condizioni. Il bene del Paese deve superare l’interesse personale o partitico. Stiamo vivendo una crisi figlia del caos nella maggioranza uscente. Soldi al lavoro e non assistenza o beneficenza. La Lega chiede di non aumentare nessuna tassa, nessuna idea di patrimoniale, semmai una pace fiscale.

Molto tempo lo abbiamo impegnato parlando di sviluppo, di crescita, di cantieri. Dalla Tav al Ponte sullo Stretto di Messina, alla Roma-Latina, allo sviluppo dei porti. Su questo penso ci sia una sensibilità comune. Lavoro e cantieri compatibili con la difesa dell’ambiente. Pienamente disponibili a lavorare per la salute degli italiani senza ritardi. Aiutare medici, infermieri e farmacisti sarebbe nell’interesse di tutti. Abbiamo parlato di Europa e abbiamo fatto due esempi concreti. Noi siamo in Europa, i nostri figli crescono in Europa. Non si tratta di essere europeisti o anti-europeisti. Ma noi vogliamo far parte di un governo che vada in Europa a testa alta per difendere l’interesse nazionale. Abbiamo parlato di una collocazione atlantica mantenendo buone relazioni con tutti.

Un’ultima riflessione è quella di una necessità di tornare a vivere. Questi mesi di chiusure e dpcm portano a una depressione, a un abuso di psico-farmaci, a un incremento della povertà. Vorremmo che il governo sia il governo della rinascita e della riapertura. Ci piacerebbe che l’Italia, con tutte le tutele del caso, tornasse a riaprire, altrimenti sarà un problema non solo economico ma anche sociale e culturale”.

Matteo Salvini

M5S, “Disponibili a valutare le condizioni per la formazione di un nuovo governo”

Abbiamo ribadito la consapevolezza della situazione nella quale si trova il Paese e dell’importanza di dare un governo al Paese. In questo anno e mezzo alcune forze di maggioranza hanno lavorato insieme ottenendo anche risultati importanti con una capacità di mediazione e tanta lealtà. Su questa base deve formarsi il nuovo governo. Partendo da quello che già è stato realizzato. Abbiamo trovato nel Presidente l’umiltà di chi accoglie il lavoro fatto. Abbiamo ribadito la nostra volontà che non siano indebolite misure come il Reddito di Cittadinanza. Abbiamo messo sul campo i temi che hanno portato alle divisioni degli ultimi mesi come Giustizia e Super Bonus 110%. Si è parlato molto di tecnologia e ambiente. La vocazione ambientalista e quella innovatrice devono coniugarsi in una politica industriale. Abbiamo parlato anche del forte inquinamento in alcune zone dell’Italia. Se si formerà un governo noi ci saremo sempre con lealtà. La presenza dello Stato deve aiutare le imprese per uscire da questo momento di crisi. Abbiamo proposto la banca pubblica per gli investimenti. Abbiamo ribadito che serve una maggioranza politica solida che possa sostenere un governo solido, e superando le criticità che hanno portato alla fine del governo Conte 2. Gli atti fatti da qualche forza politica sono ancora presenti nella nostra memoria. Adesso ci aspettiamo una sintesi da parte del Presidente incaricato per cercare di capire se sono state superate certe criticità. Noi abbiamo dato la nostra disponibilità a valutare se ci sono le condizioni per formare un nuovo esecutivo”.

Il secondo giorno di consultazioni

Le consultazioni di Mario Draghi entrano nel vivo nella giornata del 5 febbraio, quando il Presidente incaricato incontra le delegazioni di Italia Viva, Fratelli d’Italia, Partito democratico e Forza Italia.

Il Gruppo per le Autonomie ha commentato positivamente il primo incontro avvenuto con il premier incaricato Mario Draghi. L’auspicio è di creare un governo politico con la formula della maggioranza Ursula.

“Noi siamo disponibili per ogni soluzione che dia stabilità al Paese e che si collochi in una cornice europea e che presti attenzione alle autonomie locali e le minoranze linguistiche. Il primo incontro è stato molto positivo e il Presidente incaricato in Germania ha fama di essere più tedesco dei tedeschi. Penso che come convinti europeisti non possiamo non dire sì ad un governo guidato da Mario Draghi“.

Renzi: “Italia Viva sosterrà il governo indipendentemente dal nome dei ministri”

Come preannunciato nei giorni scorsi, Matteo Renzi ha confermato il suo sostegno al governo Draghi indipendentemente dal nome dei ministri che andranno a formare l’esecutivo.

Italia Viva ringrazia il Presidente della Repubblica per essere un arbitro rispettoso delle regole, come si definì nel 2015. Lo è anche in questa fase. Grazie al Presidente della Repubblica. Grazie al Presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi, una polizza assicurativa per i nostri figli e i nostri nipoti. Il periodo storico in cui l’Italia avrà più soldi da spendere nella sua età repubblicana ci porta a dire che chi meglio di Mario Draghi può gestire questo passaggio. L’idea che la presidenza del G20 sia affidata all’italiano che più di ogni altro ha partecipato a summit di questo tipo. Italia Viva annuncia che sosterrà il governo indipendentemente dal nome dei ministri, dai ministri tecnici e dai ministri politici. Il Presidente della Repubblica ha fatto un appello a tutti. Chi pone veti sta rifiutando l’appello del Presidente della Repubblica […]. Se usciremo da questa crisi con un governo Draghi, l’Italia sarà più forte”.

“Governo con i sovranisti? Italia Viva sosterrà il governo incaricato dal Presidente della Repubblica. Ognuno risponde di fronte a sé e al Paese. Il Presidente della Repubblica ha fatto un appello a tutti. Noi sosterremo il premier incaricato nel corso del suo tentativo. Se pensate che la grande quantità di denaro sarà spesa da Draghi e non da altri vi sentirete meglio”, ha aggiunto Matteo Renzi.

Matteo Renzi

Meloni: “Non voteremo la fiducia”

Un’ora di colloquio tra Fratelli d’Italia e Mario Draghi. Al termine del colloquio, Giorgia Meloni ha parlato alla stampa: “La delegazione di Fratelli d’Italia ha incontrato il presidente incaricato Mario Draghi […]. Abbiamo ribadito che non voteremo la fiducia al suo governo per una ragione di metodo e di merito […]. Noi consideriamo che l’Italia sia una democrazia come le altre e che i cittadini abbiano il diritto di scegliere da chi farsi guidare […]. Il presidente incaricato dal nostro punto di vista rischia di trovarsi con una maggioranza troppo etereogenea che rischia di portare all’immobilismo nonostante la capacità della guida […]. Fratelli d’Italia non andrà mai al governo con il Pd, con il M5s e con Renzi. Questo però non ci impedisce di dare una mano all’Italia come forza politica responsabile e patriottica. Le nostre proposte non sono mai mancate e continueranno anche in futuro […]. Abbiamo concordato con il presidente Draghi sul fatto che l’Italia è in condizioni di difficoltà […]. E su questo per dare una mano non abbiamo bisogno di chiedere ministri e sottosegretari […]“.

Noi ci siamo confrontati su diversi temi con Mario Draghi. Ha detto delle cose condivisibili sul piano economico. In particolare quando dice che bisogna tornare ad una spesa buona. Si tratta di una cosa in discontinuità con il passato. Io sono d’accordo e spero che lo siano anche i partiti della precedente maggioranza […]. Abbiamo parlato anche della crisi sanitaria […]. Le nostre proposte sono a disposizione. Non so se Draghi intenda confermare il Recovery Plan del precedente esecutivo, mi auguro di no […]. Ci sarà un secondo giro di consultazioni per fare il punto della situazione […]. Abbiamo anche chiesto se il presidente escludesse un mandato a tempo per tornare al voto prima del semestre bianco e il premier incaricato ci ha parlato di un orizzonte più lungo di questo governo. In caso contrario, potrei valutare la fiducia“.

Giorgia Meloni

Zingaretti conferma il sostegno del Partito democratico

Abbiamo espresso la piena disponibilità a concorrere al successo del suo tentativo di formare un nuovo governo. Nell’ambito della fiducia, che confermiamo, abbiamo espresso le nostre preoccupazioni e le nostre proposte. Occorre suscitare una risposta italiana che ridia fiducia. Occorre realizzare un nuovo modello di sviluppo differente da quello precedente la pandemia. La sfida è grande e noi faremo di tutto per aiutare il Paese a vincerla. Siamo convinti che l’Italia ce la farà“, ha dichiarato Nicola Zingaretti confermando il sostegno del Partito democratico Nicola Zingaretti.

Nicola Zingaretti

Forza Italia conferma il pieno sostegno al governo Draghi

Insieme alla delegazione dell’Udc, abbiamo confermato al Presidente incaricato il pieno appoggio già anticipato dal Presidente Berlusconi in un lungo colloquio telefonico. Forze Italia si auspica un esecutivo di alto livello”

Il primo giorno di consultazioni

La delegazione ha espresso il più ampio sostegno convinto al tentativo che sta facendo il Presidente Draghi“, ha dichiarato Emma Bonino. “Io tengo a dire che uno dei dibattiti sarà sul governo tecnico. Potrebbe essere la nascita di una politica meno sgangherata e più attenta. Pieno sostegno di Azione, +Europa e Radicali Italiani a sostegno di questa impresa che è una vera novità per questo Paese”.

Sostegno ad un governo Draghi arrivato anche da parte di Antonio Tasso (Maie-Psi) e da Bruno Tabacci. Il responsabile del Centro Democratico ha parlato di una figura che è “una garanzia straordinaria in Unione Europea“.

Esprimiamo la nostra soddisfazione di aver trovato un presidente designato molto attento e informato sulle questioni regionali […]. Condividiamo in toto quello che ha espresso sulla visione europea […]”, il commento delle Autonomie linguistiche dopo l’incontro.

L’ultimo giro di consultazioni in questo primo giorno si è concluso positivamente per Mario Draghi. Appoggio arrivato anche da Vittorio Sgarbi, Maurizio Lupi e Giovanni Toti.

Il calendario delle consultazioni di Mario Draghi

Giovedì 4 febbraio

Ore 15.30-16
Azione – + Europa – Radicali italiani (Componente Gruppo Misto Camera
Europa – Azione(Componente Gruppo Misto Senato)

Ore 16-16.30
MAIE – Movimento associativo italiani all’estero – PSI (Componente Gruppo Misto Camera)

Ore 16.30-17
Centro Democratico – Italiani in Europa (Componente Gruppo Misto Camera)

Ore 17-17.30
Gruppo Europeisti – MAIE- Centro Democratico del Senato

Ore 17.30-18
Gruppo Misto della Camera – Minoranze linguistiche

Ore 18 -18.30
Noi con l’Italia – USEI – Cambiamo! – Alleanza di centro (Componente Gruppo Misto Camera)
Idea e Cambiamo (Componente Gruppo Misto Senato)

Venerdì 5 febbraio

Ore 11-11.30
Gruppo Per le autonomie (SVP – PATT, UV) del Senato

Ore 11.45-12.30
Gruppo Liberi e Uguali della Camera e componente Liberi e Uguali del Gruppo Misto del Senato

Ore 12.45-13.45
Gruppi Italia Viva della Camera e Italia Viva-PSI del Senato

Ore 15-16
Gruppi Fratelli d’Italia della Camera e del Senato

Ore 16.15-17.15
Gruppi Partito Democratico della Camera e del Senato

Ore 17.30-18.30
Gruppi Forza Italia – Berlusconi Presidente della Camera e Forza Italia- Berlusconi Presidente – UDC del Senato

Sabato 6 febbraio

Ore 11-12
Gruppi Lega-Salvini Premier della Camera e Lega-Salvini Premier – Partito Sardo d’Azione del Senato

Ore 12.15 – 13.15
Gruppi MoVimento 5 Stelle della Camera e del Senato

Mario Draghi

Il clima politico intorno a Mario Draghi prima delle consultazioni

Le consultazioni di Mario Draghi si avviano nel segno dell’incertezza. A poche ore dall’inizio dei colloqui con le forze politiche, il premier dimissionario Giuseppe Conte ha parlato ai giornalisti da Palazzo Chigi mandando un messaggio a Movimento 5 Stelle, Pd e LeU. Conte ha fatto sapere di non essere un sabotatore o un ostacolo a Mario Draghi e ha aggiunto che auspica nella formazione di un governo politico.

La prima posizione del Movimento 5 Stelle (no a draghi) si è ammorbidita nel corso delle ore come confermato dalle parole di Luigi Di Maio che nel pomeriggio del 4 febbraio ha aperto al dialogo con il Presidente del Consiglio incarica.

“Comprendo gli animi e gli umori di queste ultime ore. È legittimo. Stiamo attraversando una crisi politica complessa e non abbiamo colpe. Non abbiamo cercato noi lo stallo, non avremmo mai voluto che si arrivasse a questo, con una pandemia in corso e le enormi difficoltà del nostro comparto produttivo. Ma è proprio in queste precise circostanze che una forza politica si mostra matura agli occhi del Paese”, ha dichiarato Luigi Di Maio.

La scelta del Presidente della Repubblica di conferire a Mario Draghi l’incarico di formare il nuovo governo va nella direzione che abbiamo indicato da settimane: quella di una personalità di alto profilo istituzionale attorno alla quale si possa tentare di realizzare l’unità sostanziale delle migliori energie del Paese“, ha dichiarato il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi evidenziando quindi una crepa nella coalizione di Centrodestra.

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