ONG in contatto con gli scafisti. A fare questa rivelazione è un ufficiale libico: “Personalmente ho visto dei colloqui su Twitter o Facebook”.
ROMA – Contatti ONG scafisti. L’ipotesi avanzata dal ministro dell’Interno è stata confermata da un ufficiale libico. Il comandante, citato dal sito di Libero, conferma come ci sono dei colloqui su Twitter e su Facebook tra le parti per organizzare i viaggi nel Mediterraneo.
“Sono testimone di questi contatti che avvengono su Facebook o Twitter”. Una prova – che se confermata – incastrerebbe le ONG in comportamenti illeciti. Una tesi sostenuta più volte da Matteo Salvini ma che fino ad ora non ha mai trovato riscontro.
La testimonianza dell’ufficiale libico
L’ufficiale libico è entrato nei dettagli anche delle operazioni che lui stesso svolge nel Mediterraneo: “Per prima cosa – svela – parlo con lo scafista dell’imbarcazione con i migranti e gli chiedo di spegnere il motore. Se non rispettare il mio ordine, avvicino il mio zodiac alla barca dicendo ai migranti di salire uno ad uno“.
Ma la loro paura di ritornare in Libia li costringe a rifiutare il mio aiuto almeno fino a quando non vedono una ONG.
Il contatto con la ONG
“In questi casi – precisa – chiedo alle ONG di non avvicinarsi per non mettere in pericolo la vita dei migranti“. Una richiesta che non sempre viene accolta: “Loro non stanno ad ascoltare perché vogliono prendere i migranti e il rischio di creare una situazione pericolosa è molto alto“.
L’ufficiale della Guardia Costiera libica conferma i contatti tra le ONG e gli scafisti. Dichiarazioni che reggono la tesi di Salvini anche se ancora non c’è stata nessuna prova ufficiale su questi presunti colloqui che confermerebbero i comportamenti illeciti delle imbarcazioni che monitorano il Mediterraneo. Ma le ONG non hanno nessuna intenzione di fermare il loro lavoro in mare.
fonte foto copertina https://twitter.com/SeaWatchItaly