Conte, ‘Didattica a distanza una scelta non facile, credetemi…”

Conte, ‘Didattica a distanza una scelta non facile, credetemi…”

L’intervento del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte alla Cerimonia in onore di Willy Monteiro: “Alimentare il confronto delle idee”.

Intervenuto alla cerimonia in onore di Willy Monteiro presso l’Istituto Tecnico Industriale Statale “Michele Maria Milano” di Polistena, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato delle misure adottate nel nuovo dpcm soffermandosi sul rafforzamento della didattica a distanza per gli studenti delle scuole superiori.

Giuseppe Conte

L’intervento di Conte alla Cerimonia in onore di Willy Monteiro

“Queste regole di cautela ci rendono distanti ma siamo tutti vicini nel contrastare la violenza. Anche voi studenti, per buona parte abbraccerete la logica della didattica a distanza. È stata una decisione non facile. Abbiamo lavorato tanto per questa didattica in presenza, oggi dobbiamo integrare la Dad perché la curva del contagio è diventata davvero molto preoccupante ma contiamo di farlo solo per qualche settimana, il tempo per riportare la curva sotto controllo”, ha dichiarato il premier Conte in occasione del suo intervento.

Di seguito il video dell’intervento del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

“Non c’è nulla che ci faccia crescere meglio di un’autentica relazione interpersonale. Dobbiamo confrontarci, dobbiamo alimentare il confronto delle idee, un confronto anche aspro ma sempre rispettoso dell’opinione altrui. E saremo un Paese migliore”, ha proseguito il Presidente del Consiglio.

Il ricordo di Willy

Giuseppe Conte si è soffermato anche sulla morte di Willy, ucciso durante un pestaggio di inaudita violenza.

“E’ una violenza che purtroppo possiamo assumere come emblematica e chiama tutti ad una assunzione di responsabilità collettiva. Per evitare che si ripeta un caso come quello di Willy Monteiro dobbiamo fare tutti uno sforzo quotidianamente. Martin Luther King diceva che a spaventare non è la violenza dei cattivi ma l’indifferenza dei buoni […]. Noi dobbiamo scardinare la violenza, fare in modo che non risulti attrattiva. E il modo migliore è studiare, solo adeguati strumenti culturali prevengono l’attrattività della violenza”

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