Conte apre al dialogo con il Pd, ma non vuole le alleanze di facciata
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Direttore: Alessandro Plateroti

Conte apre al dialogo con il Pd, ma boccia le alleanze di facciata

Giuseppe Conte

Giuseppe Conte conferma la volontà di dialogo con il Pd, ma esclude alleanze fittizie. Le sue dichiarazioni sulle prospettive politiche.

Negli ultimi mesi, il panorama politico italiano si è caratterizzato per un acceso dibattito sulle possibili alleanze nel centrosinistra. Da una parte, il Partito Democratico di Elly Schlein cerca di costruire un fronte comune contro il governo Meloni. Dall’altra, il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte mantiene una posizione più prudente, pur condividendo alcune battaglie fondamentali con il Pd.

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte

Differenze di visione tra M5S e Pd

L’idea di un’alleanza strategica per affrontare le prossime elezioni è stata rilanciata da figure come Romano Prodi e Dario Franceschini. Quest’ultimo ha proposto un’intesa “light”, basata su un accordo per i collegi uninominali, lasciando libertà di azione nel proporzionale. Tuttavia, l’ex premier Conte ha subito chiarito che non intende accettare compromessi che snaturino l’identità del M5S.

Nonostante la convergenza su temi come il salario minimo, la riduzione dell’orario di lavoro e il rafforzamento dei congedi parentali, permangono divisioni significative tra i due partiti. Un punto di scontro è la politica estera: mentre il Pd sostiene fermamente l’invio di aiuti militari all’Ucraina, il M5S continua a ribadire la necessità di un approccio diplomatico per evitare un’escalation del conflitto.

Sul fronte interno, Conte sottolinea le criticità della gestione della sanità pubblica, ritenendo insufficiente il semplice aumento di fondi senza un’effettiva riforma del sistema regionale. Inoltre, non manca di attaccare il governo Meloni, accusandolo di favorire i più forti a discapito dei più deboli e di aver costruito una narrazione propagandistica che oscura la realtà economica del Paese.

Conte: “No ad alleanze di facciata”

Arrivando al nodo principale, Conte esclude categoricamente qualsiasi alleanza di facciata. “Rispetto la storia del Pd, che ha sempre espresso questa ‘vocazione testardamente unitaria’. E il M5S è in prima linea a costruire un progetto politico alternativo a questo governo, ma anche la storia e l’identità del M5S vanno rispettate. Il confronto con le altre forze è possibile solo in un quadro di chiarezza e di coerenza”, afferma l’ex premier.

Sulla proposta di Franceschini, Conte si dice aperto alla discussione, ma avverte: “È una proposta che guardo con attenzione, perché è un tentativo di rendere compatibili le differenze. L’importante è condividere l’obiettivo di porre al centro dell’azione politica il cambiamento della società”. Tuttavia, avverte: “Ma sarebbe ancora più cinico presentarsi in coalizione ed esibire una unità fittizia senza misurarsi concretamente anche sulle questioni che ci dividono. Sarebbe una finta alleanza che si sfalderebbe il giorno dopo le elezioni”. Come riportato da laprovinciacr.it

Pur lasciando aperta la porta al confronto con il Pd, Conte ribadisce che la priorità del M5S è costruire un’alternativa credibile al governo attuale, senza cedere a logiche puramente elettorali. Un messaggio chiaro, che rafforza l’idea di un Movimento autonomo, disposto al dialogo, ma solo su basi solide e condivise.

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ultimo aggiornamento: 2 Febbraio 2025 10:24

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